sabato, Gennaio 18, 2025

Dimensionamento scolastico in Sicilia: saranno soppresse tre autonomie scolastiche in provincia di Messina

Adriano Rizza, segretario Flc Cgil Sicilia 3

Saranno soppresse tre autonomie scolastiche in provincia di Messina, saranno in totale ventitré quelle azzerate in tutta la Sicilia. Questi dati sono emersi oggi presso la sede dell’assessorato regionale all’istruzione nel corso dell’incontro sul dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2025/26.

La soppressione di 23 autonomie scolastiche si aggiunge alle 74 già cancellate nell’anno scolastico 2024/25. Tale dimensionamento ha ricevuto il voto contrario della Flc Cgil Sicilia e Uil e della Consulta degli studenti.

La Cgil, rappresentata dal segretario Adriano Rizza (nella foto), esprime profonda contrarietà a questa ulteriore riduzione, definendola un colpo gravissimo al diritto allo studio e alla qualità dell’istruzione pubblica nell’isola.

“Questo drastico ridimensionamento è il risultato di una norma voluta dal governo Meloni con il solo obiettivo di risparmiare 88 milioni di euro a livello nazionale, a discapito di studenti, famiglie e lavoratori del comparto scolastico, ha spiegato Rizza; non possiamo accettare che il futuro dei nostri giovani venga sacrificato sull’altare dei tagli di bilancio”.

Per la Cgil il nuovo corso avrà effetti devastanti sulla tenuta del sistema scolastico regionale, già gravemente provato da carenze di personale, strutture inadeguate e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia. La perdita di ulteriori autonomie comporterà accorpamenti forzati, aumento degli alunni per classe, riduzione delle dirigenze scolastiche e peggioramento della qualità dell’insegnamento. Questo provvedimento colpisce soprattutto le aree interne e le zone più svantaggiate, già carenti di servizi essenziali, aggravando le disuguaglianze territoriali e sociali.

Il sindacato ha chiesto il ritiro del piano di dimensionamento e l’avvio di un confronto costruttivo con il Ministero dell’Istruzione e le istituzioni regionali per garantire un sistema scolastico pubblico inclusivo e di qualità. “Non si può risparmiare sul futuro delle nuove generazioni. L’istruzione è un diritto, non una voce di bilancio da tagliare.”

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