sabato, Gennaio 18, 2025

Sant’Agata Militello, nuove regole del codice della strada: l’incipit di un libro e la storia di Eleonora Motta

Eleonora Motta

“Eleonora aveva 23 anni e prendeva la vita a morsi come se il tempo fosse un nemico da sconfiggere con voracità.” E’ dedicato ad Eleonora Motta, classe 1976, di Sant’Agata di Militello, l’incipit dell’introduzione del volume gratuito del Corriere della Sera sulle nuove regole del codice della strada – che entrano in vigore domani – scritto da Alessio Ribaudo che della ragazza è stato compagno di classe, al Liceo classico Sciascia-Fermi. Il libro gratuito sarà in edicola il 18 dicembre prossimo insieme al quotidiano.

La notte del 21 settembre 1999 la giovane studentessa di giurisprudenza rientrava da Messina. Aveva già consegnato la tesi, mancava un soffio alla laurea. Sarebbe stata la prima a laurearsi tre i suoi ex compagni di liceo. Stava raggiungendo in autostrada la casa familiare di Terme Vigliatore, quando un testa-coda autonomo, costringe lei e sua cugina a scendere dall’auto, per mettersi sulla corsia di emergenza. Sono incolumi. E’ notte, ma manca il triangolo di segnalazione del sinistro. Il senso civico della ragazza è più forte di qualunque altra considerazione: attraversa la strada per posizionare il dispositivo di segnalazione e viene travolta da un’auto, che sopraggiunge a forte velocità. Eleonora viene letteralmente spazzata via, per sempre. “Brillante, chiacchierona, vulcanica – ci racconta la cugina Franca – Eleonora era straordinaria. Era la gioia di tutta la famiglia: papà Pino, mamma Concetta, zii, cugini. Una giovane dall’intelligenza fuori dal comune. Dopo la morte abbiamo scoperto che si prodigava in opere di beneficenza, in assoluto anonimato. La sua generosità, i suoi valori, sono tutti in quel gesto che le ha tolto la vita”.

Si commuove Franca. Il dolore non passa. Ci mostra la camera di Eleonora, rimasta esattamente come 25 anni fa. La famiglia aveva istituito due borse di studio per universitari, ma dopo poche edizioni, la grave malattia del padre stoppò l’iniziativa. I genitori di Eleonora adesso non ci sono più. A ricordare Eleonora gli affetti più vicini, parenti, amici, una targa voluta dai compagni di classe nel giardino interno del plesso di Contrada Muti, poco usato perché minuscolo. La sua storia merita qualcosa di concreto, in sintonia con la sua personalità fattiva e quel senso del dovere civico e altruismo che le sono costati la vita. Ne abbiamo parlato con la dirigente del Liceo Teresa Santomarco, colpita dalla storia della ex studentessa, che ha così ha lanciato l’idea di dedicarle una giornata di formazione per i ragazzi del liceo sul tema della sicurezza stradale, di concerto tra scuola, amministrazione comunale, che si è detta pronta a partecipare e con il supporto di altre istituzioni. Un modo per dare seguito a quel nucleo di valori che hanno caratterizzato la vita di questa sfortunata, quanto straordinaria ragazza.

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