domenica, Dicembre 22, 2024

Patti: il decreto del vescovo monsignor Guglielmo Giombanco sui luoghi sacri giubilari

Guglielmo vescovo

Designo Chiese Giubilari, per i pellegrinaggi, nella Diocesi di Patti la Basilica Cattedrale “San Bartolomeo” in Patti, la Basilica Santuario Maria SS. del Tindari” in Patti – fraz. Tindari e il Santuario di “Santa Croce – Scala Coeli in Santo Stefano di Camastra.

Nella Diocesi di Patti sono luoghi di pia visita: la Chiesa Concattedrale ‘Santi Martiri del XX secolo” in Patti, il Santuario dell”‘Annunziata” in Ficarra, il Santuario “Maria SS. di Capo d’Orlando” in Capo d’Orlando, il Santuario “Maria SS. delle Grazie” in San Fratello, il Santuario della “Madonna dei Miracoli” in Mistretta e il Santuario “Maria SS. della Catena” in Tusa – fraz. Castel di Tusa.

Atri luoghi di pia visita, nella Diocesi di Patti, i seguenti santuari: Santuario dell”‘Ecce Homo” in Piraino, Santuario di “San Cono” in Naso, Santuario di “San Calogero” in San Salvatore di Fitalia e Santuario di “San Giacomo” in Capizzi.

Sono alcuni passaggi qualificanti del decreto vescovile riguardante i luoghi sacri giubilari firmato dal vescovo di Patti monsignor Guglielmo Giombanco e che qui riportiamo integralmente.

“Ora è giunto il tempo di un nuovo Giubileo, nel quale spalancare ancora la Porta
Santa per offrire l’esperienza viva dell’amore di Dio» (FRANCESCO, Bolla di indizione
del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025 Spes non confundit,09.05.2024,n.6).

In particolare, attraverso il dono di grazia che è l’Indulgenza giubilare «tutti i fedeli
veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato (cfr. Enchiridion
Indulgentiarum, IV ed., norm. 20, § 1) e mossi da spirito di carità e che, nel corso
dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa
Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della
Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro
peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio»
Penitenzieria Apostolica, Norme sulla concessione dell’indulgenza durante il
Giubileo Ordinario dell’anno 2025, 13.05.2024, incipit).

Per conseguire l’indulgenza è necessario trovarsi in stato dt grazia almeno al termine delle opere prescritte (cfr. Enchiridion Indulgentiarum,lY ed., norm. 17, § 1).

Vista la Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025, Spes non
confundit, in cui il Santo Padre evidenzia che: <<il pellegrinaggio esprime un elemento
fondamentale di ogni evento giubilare. Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca
del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del
silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche nel prossimo anno i pellegrini di
speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente
l’esperienza giubilare» (Spes non confundit, 5);
– viste le Norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario
dell’anno 2025 della Penitenzieria Apostolica, in cui, tra i luoghi di pellegrinaggio per
conseguire l’Indulgenza Giubilare si indicano, nelle circoscrizioni ecclesiastiche diverse da
Roma e dalla Terra Santa, «la Chiesa cattedrale o alhe chiese e luoghi sacri designati
dall’Ordinario del luogo» (Penitenzieria Apostolica, Norme,l);
– consultato il Consiglio Pastorale nella seduta det12.09.2024;
– come già preannunciato nella Lettera pastorale alla comunità diocesana
Camminiamo secondo lo Spirùo,7 .2.c;
– per tutta la durata dell’Anno Santo, che nelle Chiese particolari avrà come data di
apertura il 29 dicembre 2024 e terminerà domenica 28 dicembre 2025 (cfr. Spes non
confundit,6),

DESIGNO

Chiese Giubilari, per i pellegrinaggi, nella Diocesi di Patti:

la Basilica Cattedrale “San Bartolomeo” in Patti, la Basilica Santuario Maria SS. del Tindari” in Patti – fraz. Tindari; il Santuario di “Santa Croce – Scala Coeli in Santo Stefano di Camastra.

«Altresì, i fedeli potranno conseguire l’Indulgenza giubilare se, individualmente, o m
gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria,
Madre di Dio» (Penitenzieria Apostolica, Norme,I).
Attese quindi le Norme della Penitenzieria apostolica riguardanti tali pie visite ai
luoghi sacri, negli altri luoghi del mondo al di fuori di Roma sono luoghi di pia visita
«qualsiasi Basilica minore, chiesa cattedrale, chiesa concattedrale, santuario mariano
nonché, per l’utilita dei fedeli, qualsiasi insigne chiesa collegiata o santuario designato da
ciascun Vescovo diocesano>> (Penitenzieria Apostolica, Norme,II) e, di conseguenza,

nella Diocesi di Patti sono luoghi di pia visita:

– la Chiesa Concattedrale ‘Santi Martiri del XX secolo” in Patti;
– il Santuario de1l”‘Annunziata” in Ficarra;
– il Santuario “Maria SS. di Capo d’Orlando” in Capo d’Orlando;
– il Santuario “Maria SS. delle Grazie” in San Fratello;
– il Santuario della “Madonna dei Miracoli” in Mistretta;
– il Santuario “Maria SS. della Catena” in Tusa – fraz. Castel di Tusa.

Inoltre, per favorire ulteriormente 1a possibilità di ottenere l’Indulgenza Giubilare,

DESIGNO

come luoghi di pia visita, nella Diocesi di Patti, i seguenti santuari:

– Santuario dell”‘Ecce Homo” in Piraino;
– Santuario di “San Cono” in Naso;
– Santuario di “San Calogero” in San Salvatore di Fitalia;
– Santuario di “San Giacomo” in Capizzi.

Come previsto inoltre della suddette Norme, «i fedeli veramente pentiti che non
potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi
motivi (come anzitutto tutte le monache e i monaci di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio
continuativo ai malati), conseguiranno l’Indulgerza giubilare, alle medesime condizioni
se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, particolarmente nei momenti in cui le parole del
Sommo Pontefice o dei Vescovi diocesani verranno trasmesse attraverso i mezzi di
comunicazione, reciteranno nella propria casa o là dove f impedimento li trattiene […]
il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere
conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della
propria vita» (Penitenzieria Apostolica, Norme, II).

«Inoltre, i fedeli potranno conseguire l’lndulgenza giubilare se, con animo
devoto, parteciperanno alle Missioni popolari, a esercizi spirituali o ad incontri di
formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica,
da tenersi in una chiesa o altro luogo adatto, secondo la mente del Santo Padre»
(Penitenzieria Apostolica, Norme, II).

Nonostante la norma secondo cui si può conseguire una sola Indulgenza plenaria
al giorno (cfr. Enchiridion Indulgentiarum, IV ed., norm. 18, §1), i fedeli che avranno
emesso l’atto di carità a favore delle anime del Purgatorio, se si accosteranno
legittimamente al sacramento della Comunione una seconda volta nello stesso giono
[durante la celebrazione Eucaristica], potranno conseguire due volte nel medesimo
giorno l’Indulgenza plenaria, applicabile soltanto ai defunti»  (Penitenzieria Apostolica, Norme III).

Infine, «in modo più peculiare, proprio ‘nell’Anno Giubilare saremo chiamati ad
essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di
disagio” (Spes non confundit,l0): l’Indulgenza viene pertanto annessa anche alle opere
di misericordia [corporale e spirituale] e di penitenza, con le quali si testimonia la
conversione intrapresa» (Penitenzieria Apostolica, Norme III) .

Per favorire l’accesso al sacramento de11a Penitenza e al perdono divino, tutti i
sacerdoti sono esortati «ad offrire con generosa disponibilità e dedizione di sé la più ampia possibilità ai fedeli di usufruire dei mezzi della salvezza, adottando e pubblicando
fasce d’orario per le confessioni, in accordo con i parroci o i rettori delle chiese limitrofe,
facendosi trovare in confessionale, programmando celebrazioni penitenziali a cadenza
fissa e frequente, offrendo anche la più ampia disponibilità di sacerdoti che, per raggiunti
limiti di età, siano privi di incarichi pastorali definiti.

A seconda delle possibilità ci si ricordi altresì, in conformità al Motu proprio Misericordia Dei l2l dell’opportunità pastorale di ascoltare le Confessioni anche durante la celebrazione de1la Santa Messa [se sono disponibili altri sacerdoti]» (Penitenzieria Apostolica, Norme III).

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, <lasciamoci riconciliare con Di o>> ( cf. 2Cor 5,20b)
e con la Chiesa, che peccando abbiamo ferito, e consegniamoci fiduciosi nelle mani amorevoli della Misericordia di Dio, per sperimentare l’unica Speranza che non delude, Cristo Gesù Nostro Signore, sostenuti dalla materna preghiera della Vergine Maria Madre della Speranza.

Patti,08.12.2024
Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

 

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