In qualità di medico ginecologo non avrebbe correttamente interpretato i segnali di sofferenza fetale che avrebbero dovuto invece sollecitarlo a procedere con il parto cesareo, causando lesioni ad un neonato.
Da qui il giudice monocratico del tribunale di Patti Vincenzo Mandanici ha condannato alla pena di 4 mesi di reclusione con la sospensione condizionale un ex ginecologo dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti; era imputato di lesioni colpose ai danni di un neonato, figlio di una coppia residente nell’hinterland nebroideo.
Il bimbo venne alla luce nella serata del 12 agosto 2021, con un gravissimo danno cerebrale che sarebbe stato determinato dalla condotta colposa del ginecologo durante la fase di gestione del travaglio. Il giudice, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, in cui sono state disposte una prima consulenza da parte del Pm e successivamente una perizia da parte del tribunale, ascoltati i testimoni indicati dalle parti, ha ritenuto provata la contestazione a carico del ginecologo; non avrebbe correttamente interpretato i segnali di sofferenza fetale che avrebbero dovuto condurre il sanitario a provvedere con il parto cesareo, causando al neonato una “encefalopatia ipossico-ischemica”.
Il giudice ha altresì condannato l’imputato, in solido con la sua compagnia assicurativa, al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede ai genitori del neonato, costituitisi parte civile in proprio e nella qualità di esercenti la responsabilità genitoriale con l’assistenza degli avvocati Giacomo e Carmelo Portale; l’imputato dovrà pagare anche le spese legali di costituzione e anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 30 mila euro.
Infine il giudice ha disposto la trasmissione degli atti all’ufficio della Procura della Repubblica di Patti per valutare la posizione del medico ginecologo di guardia, che avrebbe cooperato con l’imputato.