Il comune di Falcone dovrà pagare oltre 20 mila euro a titolo di indennità di espropriazione di un terreno privato situato nel pieno centro del comune tirrenico, destinato a verde pubblico, attrezzature pubbliche e viabilità. Così hanno deciso i giudici della quinta sezione del Tar di Catania che, nel corso del giudizio di ottemperanza, formalizzato alcuni mesi fa dal proprietario del terreno, rappresentato dall’avvocato Emanuela Calpona, hanno disposto di dover dare esecuzione all’ordinanza emessa lo scorso anno dalla prima sezione civile della Corte d’Appello di Messina.
I giudici messinesi, in riferimento all’immobile, a seguito della perizia di un ctu, avevano indicato in oltre 800 metri quadrati l’area espropriata, per la quale ora si deve procedere alla liquidazione dell’indennità.
Con lo stesso provvedimento emesso dalla Corte d’Appello di Messina, che ormai è passato in giudicato, a seguito del ricorso in sede civile formalizzato nel 2020, era stato inoltre ordinato al comune di procedere nelle forme di legge al deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti della somma da pagare a titolo di indennità.
Per il Tar non si ravvisano motivi giustificativi dell’inadempienza del comune di Falcone, per cui è stato confermato che si dovrà dare integrale esecuzione all’ordinanza della corte d’appello di Messina, nominando, in caso di inadempienza, quale commissario ad acta il segretario generale del comune di Messina.