giovedì, Dicembre 26, 2024

Scuola, confermato l’accorpamento dell’Itet Tomasi di Lampedusa con il Torricelli. Uniti anche Cesareo e Marconi

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Si riferiscono ai territori di Sant’Agata Militello, Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Santa Lucia del Mela gli interventi per la provincia di Messina collegati al dimensionamento scolastico focalizzati nel piano di razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno 2025/2026 di cui al decreto firmato dall’assessore Mimmo Turano. Riguardo alle scuole superiori di Sant’Agata Militello l’Itet Tomasi di Lampedusa viene unificato con l’iti Torricelli, mentre per gli istituti comprensivi il “Cesareo” viene unificato al “Marconi”.

Poi a Messina l’istituto tecnico “Caio Duilio” è stato unificato all’istituto di istruzione superiore “Jaci”, a Barcellona Pozzo di Gotto l’istituto comprensivo “Balotta” è stato unificato al “D’Alcontres” e poi i plessi di Merì Centro e Calderà si uniscono all’istituto comprensivo “Foscolo”. Infine a Santa Lucia del Mela l’istituto comprensivo riacquista la sua autonomia, grazie ad alcuni plessi dell’istituto comprensivo di San Filippo del Mela.

Sono 23 le istituzioni scolastiche che, nel rispetto di quanto previsto dalle norme nazionali, sono state soppresse in Sicilia. Per l’assessore Turano il piano di dimensionamento scolastico non è un provvedimento contro qualcuno, ma per il futuro della scuola; le scelte sono state adottate con equilibrio e nell’interesse collettivo. Ottimizzare la rete scolastica, ha riferito ancora l’assessore, significa valorizzare la continuità educativa, tutelare i piccoli comuni e riorganizzare gli istituti nei grandi centri urbani, per costruire una scuola più moderna e inclusiva, capace di rispondere alle sfide di oggi e di domani.

Il documento, che è già stato condiviso dal ministero dell’Istruzione, punta soprattutto sulla “verticalizzazione” delle direzioni didattiche e delle scuole secondarie di primo grado in istituti comprensivi; questo ha portato alla soppressione delle rimanenti quattro direzioni didattiche presenti a Palermo e delle tre ancora presenti su Catania e provincia. Rispettato anche il principio per cui si mantengono i presidi scolastici autonomi se unici nei territori comunali montani o insulari. Il Piano di dimensionamento è stato redatto tenendo conto di determinate condizioni come il numero degli alunni, la disponibilità di locali idonei e i limiti in materia di dotazione organica del personale dirigenziale.

 

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