L’inchiesta aperta dalla Procura di Messina sulle morti sospette avvenute lo scorso autunno all’ospedale Papardo prosegue con un nuovo accertamento tecnico irripetibile – in particolare raccolta di campioni – da effettuare nelle sale operatorie, nei reparti di cardiochirurgia e terapia intensiva post operatoria. L’incarico ai consulenti nominati dalla Procura verrà affidato il prossimo 30 dicembre e le operazioni si dovrebbero svolgere nella stessa giornata, alla presenza dei difensori di indagati, parti offese e loro consulenti. Le indagini, lo ricordiamo, affidate ai sostituti procuratori Alice Parialò e Annamaria Arena, coordinate dall’aggiunto Vito Di Giorgio, scattarono a seguito degli esposti presentati dai familiari di alcuni pazienti – Gaetano Tommaso Bombaci, Dora Biondo, Vincenzo Ragusa, Nunzio Bonfiglio, Angelo Catanzaro e Donatella Canfora – deceduti dopo essere stati sottoposti ad interventi chirurgici in quel reparto. Si tratta delle stesse operazioni che si sarebbero dovute svolgere lo scorso 2 dicembre, rinviate per un’eccezione procedurale.
Le sale operatorie erano già state oggetto di ispezione e lo scorso 23 novembre erano state poste sotto sequestro dai Carabinieri del Nas e della Compagnia di Messina Centro su disposizione dal GIP del Tribunale messinese Tiziana Leanza. Erano state rilevate “numerose criticità in termini di salubrità degli ambienti operatori, con il superamento delle soglie di rilievo della presenza di agenti patogeni e altri microrganismi” secondo quanto riportato su una nota diffusa dai carabinieri.
E, intanto, spunta un’altra novità. All’elenco delle persone finite sotto indagine, inizialmente iscritte nel registro degli indagati, cioè Catena Di Blasi, direttore generale del presidio ospedaliero, Paolo Cardia, direttore sanitario, Vincenzo Manzi, direttore amministrativo, Francesco Patanè, primario di Cardiochirurgia, Maria Chiara Zucchetti, direttore della Rianimazione e Silvio Tommasini, responsabile della Terapia intensiva post operatoria, si aggiungono altri 5 nomi: si tratta di Mario Paino, Salvatore Munafò, Ranieri Giuseppe Trimarchi, Alberto Firenze e Giancarlo Niutta, tutti ex dirigenti sanitari e amministrativi, che hanno svolto attività nel nosocomio messinese negli anni scorsi.