mercoledì, Gennaio 1, 2025

Patti: tutto esaurito per la rassegna “Musiche Cunti e Canti”, organizzata dall’associazione “Banca della Speranza”

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La rassegna “Musiche Cunti e Canti”, organizzata dall’associazione “Banca della Speranza” sotto la guida di Nicola Calabria e con la direzione artistica di Mario Incudine, ha ottenuto un notevole successo nelle prime tre serate, con tutti i posti esauriti.

 

L’iniziativa, sostenuta dai comuni di Patti, Tripi, Montalbano Elicona, Raccuja e dal Dipartimento dei Beni Culturali della Diocesi di Patti, propone un viaggio nella ricca tradizione popolare siciliana con un particolare focus sulla Natività.

Dopo le esibizioni dei Sikania e dei Lautari nella chiesa Santa Maria dei Greci a Patti e lo spettacolo de I Skilia intitolato “Sharon Miriam” a Raccuja, tratto da un testo di Erri De Luca, il programma prosegue oggi con Carlo Muratori che presenterà il concerto “La Stidda di l’Orienti” presso l’Auditorium comunale di Raccuja e domani, 30 dicembre, nella chiesa Maria Santissima del Rosario di Casale a Tripi.

La conclusione della rassegna vedrà Mario Incudine con lo spettacolo “E scinniu la notti” il 4 a Montalbano, il 5 a Tripi e il 6 gennaio a Mistretta.

“L’idea è nata,” spiega il presidente Nicola Calabria, “con l’intento di riscoprire la tradizione natalizia siciliana attraverso musiche, racconti e canti ormai poco conosciuti. Il Sud Italia, in particolare la Sicilia, vanta una ricca eredità legata alla Natività grazie alla millenaria tradizione dei pastori che hanno preservato la musica natalizia tramite strumenti come le zampogne, i tamburi e i friscaletti. Attraverso la trasmissione orale di racconti, canti, nenie e novene si è mantenuta viva questa tradizione musicale del Natale.”

“Il nostro obiettivo è far conoscere le nostre tradizioni sottolineando l’importanza della lingua siciliana come elemento culturale significativo. È fondamentale che le nuove generazioni diventino portatrici di questa eredità, ha concluso Calabria e ne perpetuino la trasmissione poiché rappresenta le nostre radici storiche oltre ad essere un patrimonio culturale unico che può avere anche ricadute lavorative.”

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