mercoledì, Gennaio 8, 2025

Tusa: via allo scavo archeologico del teatro ellenistico-romano nel sito dell’antica città di Alesa Arconidea

scavi_alesa3

Con decreto dirigenziale 6422 del 20 dicembre 2024, l’Assessorato Regionale dei
Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha approvato il contratto di affidamento dei
lavori alla ditta “Cavarra Vincenzo srl” per lo scavo archeologico del teatro
ellenistico-romano nel sito dell’antica città di Alesa Arconidea, all’interno del
territorio comunale di Tusa.

Al Parco Archeologico di Tindari spetterà adesso il compito di avviare i lavori, in stretta collaborazione e in sinergia con la Soprintendenza dei Beni culturali e Ambientali di Messina (che ha espletato la gara di affidamento nella qualità di stazione appaltante) e con la missione archeologica dell’Università de Picardie Jules Verne di Amiens, a cui si deve la scoperta dell’eccezionale monumento archeologico.

«Lo scavo archeologico del teatro di Alesa Arconidea e la sua restituzione alla
pubblica fruizione si inseriscono – ha dichiarato l’arch. Giuseppe Natoli, direttore del
Parco Archeologico di Tindari – in un più ampio progetto di rilancio del sito,con
l’obiettivo di fargli compiere un salto di qualità, valorizzando appieno la ricchezza del
patrimonio culturale e attivando processi di sviluppo economico e sociale dell’intero
territorio, in linea con quelli che sono i progetti di riqualificazione e potenziamento
dell’offerta turistico-culturale del Parco Archeologico di Tindari, della Soprintendenza
di Messina e del Comune di Tusa.”

L’affidamento dei lavori di scavo arriva a coronamento dell’impegno e degli sforzi
profusi sin dal suo insediamento alla guida del Parco archeologico di Tindari dall’ex
direttore Domenico Targia, che ha partecipato alla progettazione e che manterrà il
ruolo Rup nel segno della continuità. Il risultato odierno è frutto anche dell’azione
sinergica con il nuovo direttore Giuseppe Natoli e con l’amministrazione comunale
di Tusa, senza tralasciare il ruolo rilevante dell’università francese di Amiens.

Terminati anche i programmi di restauro conservativo e integrativo, il monumento
potrà rappresentare «una opportunità di crescita per il turismo culturale, non solo di
Tusa ma dell’intera Valle dell’Alesa». Queste le parole del sindaco Angelo Tudisca,
secondo cui l’affidamento dei lavori di scavo del teatro rappresenta un traguardo «di
grande importanza» sia per la comunità di Tusa che per il sito archeologico.

«Il comune, in collaborazione con la missione diretta dalla prof. Michela Costanzi
dell’università francese di Amiens, ha messo in campo risorse – ha dichiarato Tudisca
– per il ritrovamento del Teatro di Alesa.

A dirigere la missione francese di Halaesa è Michela Costanzi, professore ordinario di
storia e archeologia classiche all’università di Amiens: “Il teatro di Halaesa è stato
costruito nel momento in cui la città, forte dell’amicizia con Roma e ricca grazie al
suo statuto di civitas libera atqueimmunis, decide di dotarsi di grandi monumenti
nella parte nord della collina, visibile dal mare. Il teatro, di 77 metri di diametro e
37,5 metri di profondità, poteva contenere circa diecimila spettatori. Serviva sia
come spazio pubblico per spettacoli e riunioni, che come elemento urbanistico
fondamentale per il collegamento tra la parte sud e la parte nord della città, ma
anche per impressionare coloro che arrivavano ad Halaesa o la vedevano da lontano.
Lo scavo di questo teatro – ha riferito la prof. Costanzi – è una grande opportunità
scientifica perché, grazie alla collaborazione di molti specialisti diversi, produrrà una
documentazione dettagliata che permetterà la comprensione di questo monumento,
delle fasi della sua esistenza, ma anche delle fasi di vita della città».

Facebook
Twitter
WhatsApp