Un fine anno 2024 per la politica messinese e regionale, caratterizzato dall’annuncio atteso da qualche mese, del “matrimonio” politico tra il leader del movimento Sud chiama Nord, Cateno De Luca e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Solo poco tempo fa, tra i due esponenti politici, non correva certo buon sangue; la “banda bassotti” come più volte l’aveva definita Cateno De Luca adesso diventa la compagine elettorale con la quale fare squadra in vista delle prossime elezioni. Il movimento Sud chiama Nord ridotto a tre parlamentari regionali e uno nazionale, grazie ad una visione strategica che ha posto al centro degli interventi il territorio, vera anima pulsante della politica, è riuscito a “strappare” “un patto nel nome dell’amministrazione” che ridisegna lo scenario per le prossime elezioni nazionali e regionali.
Un accordo, ricorda Cateno De Luca che “ha avuto inizio mese di maggio 2019, con il “patto della Madonnina”; Silvio Berlusconi presidente e leader di Forza Italia, doveva consolidare la sua posizione in Sicilia, per questo motivo, strinse un’alleanza che prevedeva la candidatura di un esponente del movimento di De Luca nelle liste di Forza Italia per le Europee del 2019”.
Il movimento doveva garantire circa 50 mila voti. Il risultato elettorale, ha dichiarato Cateno De Luca, “ha visto l’attribuzione di 49 mila cinquecento consensi grazie ai quali, Forza Italia come promesso, ha presentato il disegno di legge per lo sbaraccamento di Messina”. Presente a quell’incontro, ha affermato De Luca, “anche il senatore Schifani che ha suggellato i termini del patto”.
Ad aprire la conferenza stampa, il sindaco della città metropolitana Federico Basile, il quale “ha parlato di un “cambiamento epocale” che stanno affrontando sia la città che la provincia; un lavoro che prevede un impegno costante della politica a favore delle proprie comunità grazie al quale, i risultati si ottengono”. Al centro di tutto, ha proseguito Basile, “una programmazione seria, bilanci in ordine con la conseguenziale approvazione che permette la continuità amministrativa e quindi, la realizzazione di servizi utili alla collettività come la viabilità e l’edilizia scolastica”.
Presenti anche i parlamentari del Movimento Sud chiama Nord, Francesco Gallo, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto.
È toccato al leader del movimento Sud chiama Nord Cateno De Luca “tessere le lodi del presidente della Regione Renato Schifani, collegato da remoto”. De Luca “ha definito Schifani “padre nobile” in quanto possiede la grande capacità di sapere ascoltare non solo gli esponenti della maggioranza ma anche, quelli dell’opposizione facendo sintesi e premiando quelle meritevole di attenzione”. Alla fine, ha detto De Luca, “Schifani riesce a cogliere le proposte facendo sue quelle che ritiene utili per la collettività”.
Compito del Movimento Sud chiama Nord ha dichiarato Cateno De Luca, “è stato e sarà quello di fare politica per migliorare il paese e non per riscaldare i banchi parlamentari”. Il percorso politico del movimento, ha comunicato De Luca, “è stato contraddistinto dalla sfida lanciata nel mese di settembre 2022, quando da Messina è partita un’idea nuova di Sicilia, premiata con otto deputati al parlamento regionale, un deputato nazionale e un senatore della Repubblica e, l’impegno di tradurre in maniera concreta il consenso ricevuto”.
Adesso, ha affermato De Luca, “l’anno 2025 servirà per capire quali possano essere i compagni di viaggio per rendere concrete le idee; sicuramente il presidente Schifani e il suo partito sono possibili alleati”. Proprio il presidente Renato Schifani, ha annunciato De Luca, “sarà a Messina il 21 febbraio 2025 per partecipare ad un convegno nazionale organizzato dalla partecipata “Messina Servizi” sul tema della differenziata, soprattutto per riaffermare il ruolo leader nel settore della raccolta differenziata quasi il 60%, che la città dello stretto riveste a livello siciliano, tra le prime anche in Italia”.
Ancora De Luca “ha ricordato che nel 2025 si celebrerà la ricorrenza della nascita dell’Europa le cui fondamenta sono state avviate a Taormina, il 2 giugno 1955 a palazzo Zanca a Messina, si tenne la conferenza dei Ministri degli Esteri della Comunità europea grazie alla quale, il 25 marzo 1957 a Roma vennero firmati i Trattati istitutivi della Comunità economica europea (CEE)”. Ricorrenza, ha concluso De Luca “che vedrà presenti a Messina, illustri ministri europei ed esponenti del parlamento nazionale e di quello regionale”.
Prendendo la parola il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, “ha riconosciuto a Cateno De Luca la capacità di aver saputo trasferire i bisogni del territorio nelle aule parlamentari”. Ancora, il presidente Schifani ha dichiarato che “De Luca è un elemento di stimolo e di confronto costruttivo per l’azione del governo, soprattutto perché ha sempre presentato proposte concrete”; un interlocutore, con il quale, ha proseguito Schifani, “abbiamo condiviso diversi temi”.
Il confronto è l’arma vincente per ogni Governo, ha dichiarato il presidente Schifani, “questo confronto con De Luca serve per far crescere la politica e quindi implementare i servizi per i cittadini”. Anche il sindaco di Messina Federico Basile, ha proseguito Schifani, “ha una visione strategica per la città che passa attraverso un confronto e non un arroccarsi in posizione preconcette di qualche altro sindaco calabrese”. Basile ha sempre sostenuto, ha affermato Schifani, “che prima della realizzazione del ponte sullo stretto bisognava prevedere opere importanti per la vivibilità della città. Una città che dev’essere protagonista delle scelte da mettere in atto e non subire decisioni imposte dall’alto”.
Schifani, “ha poi voluto riconoscere il ruolo fondamentale per l’attuazione dei programmi politici, al volontariato che ha definito quarta gamba della politica”.
La legge di stabilità regionale appena approvata, ha affermato Schifani, “segna una tappa fondamentale per la crescita della Sicilia che, anche tutti gli organi di stampa riconoscono; ed ancora, un riconoscimento ai comuni virtuosi che hanno saputo dare servizi ai cittadini con in cambio la riscossione dei tributi. Stabilità dei precari, “salvataggio” di Ast, interventi per l’emergenza idrica che prevede tra l’altro la realizzazione di dissalatori e depuratori per l’affinazione dell’acqua che potrà essere utilizzata per l’irrigazione dell’agricoltura alleggerendo il prelievo dagli invasi”.
Il problema della crisi idrica, ha dichiarato Schifani, “è un problema globale che passa attraverso il cambiamento climatico; questo costringerà la Sicilia, a subire temperature molto elevate in estate, scarse precipitazioni in autunno e in inverno, con la conseguenza di una drastica diminuzione della disponibilità di acqua”. Infine, Schifani, da esperto costituzionalista, “ha voluto sottolineato la farraginosità delle procedure burocratiche che ingessato l’operato persino del presidente della regione il quale, deve fare i conti con norme spesso incomprensibili, dilazionando nel tempo gli interventi necessari da attuare con immediatezza”.
Schifani, prima di congedarsi ha voluto affermare che “le radici con la sua terra sono molto radicate in quanto segnano la sua identità e il suo operato”.
A conclusione, l’annuncio che ha colto di sorpresa quasi tutti: Cateno De Luca ha presentato la presidente di Sud chiama Nord, Laura Castelli, nuovo capo di Gabinetto del sindaco della città metropolitana nomina, che ha ricevuto pure la benedizione dal “padre nobile” Renato Schifani.