Sarà presentato venerdì 10 gennaio, all’auditorium di Pace del Mela, il film “Dramma Popolare” primo impegno cinematografico della “People Production”, nuova realtà siciliana, creata da Matilde Buzzanca e Carmelo Popolo, e dedicata a raccontare storie autentiche e coinvolgenti che esplorano le tradizioni e i valori della Sicilia, portando sullo schermo emozioni che ispirano e arricchiscono.
“Dramma popolare” racconta la storia di Cola, ambientata negli anni ’70 in un paesino dell’hinterland messinese; un contadino travolto da vari eventi che lo costringono a diventare un pluriomicida stravolgendo la vita quotidiana del piccolo borgo.
Per la realizzazione di questo lungometraggio gli autori si sono affidati alla casa di produzione “Ventitreesimastradastudios” dei giovani Federico Maio e Melo Cambria che già da alcuni anni si sono imposti nel panorama cinematografico siciliano e nazionale.
Il film diretto da Carmelo Popolo vede tra gli attori protagonisti Maria Giglia, Rosari0 e Nicola Popolo.
L’attesa è finita il 10-11-12 gennaio all’Auditorium di Pace del Mela si potrà scoprire questa storia ambientata in Sicilia che coinvolgerà lo spettatore.
Sinossi
Questa storia è ambientata negli anni ’70, in un paesino dell’hinterland messinese. E la storia, anzi il dramma di un uomo che, travolto da eventi più grandi di lui, è costretto a diventare un assassino pluriomicida.
Questi eventi stravolgono all’improvviso la tranquilla esistenza di questo personaggio, Cola, che vive allevando animali e lavorando la terra. Cola è un uomo buono, onesto, generoso con gli altri, un vero “signore” come lo definiscono gli amici, un padre e un nonno amorevole. Ma viene investito, come un esercito nemico che invade il suo territorio, da fatti che sconvolgono la sua psiche, e che feriscono brutalmente la sua anima.
Deriso, umiliato, beffeggiato, non ha via d’uscita se non uccidere chi lo ha infangato e distrutto moralmente. La trama è ricca di colpi di scena e l’intreccio è costruito in modo tale da vederlo fuggitivo, nascosto come un eremita, ricercato dalle forze dell’ordine, disperato per gli affetti che ha perduto.
Un uomo che riassume, nella sua esistenza, la drammaticità della nostra millenaria cultura
siciliana, dove pâthos e thânatos sono in perfetta sinergia.
Ma fino in fondo non perderà il coraggio di uomo vero, di un eroe che sfida la morte e che è pronto a pagare per i suoi atti di violenza. Violenza non cercata, ma “dovuta” per non perdere la sua dignità. Fino alla fine.