Messo in scena al Palacultura lo spettacolo “Danza e Musica oltre le barriere” ideato dal non vedente Andrea La Fauci, condiviso dall’amministrazione comunale proprio per tenere sempre alta l’attenzione verso le problematiche che vivono, giorno per giorno, persone con disabilità.
Significativa la presenza in sala degli studenti di diverse scuole cittadine, testimonianza del fatto che i giovani non alzano muri o costruiscono barriere ma, vivono anche la “diversità” in maniera “normale” e “naturale”. Un percorso che ognuno dovrebbe fare in maniera consapevole, proprio perché la società è di tutti nessuno escluso. L’uguaglianza purtroppo è un principio che ancora non è totalmente attuato ed affermato proprio perché, implica il rispetto della pluralità dei valori che rendono ricca la vita.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella più volte e, soprattutto in occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, ha dichiarato che “il livello di civiltà di un popolo si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione”. Ogni persona vive meglio quando è messa nelle condizioni di poter compiere delle scelte, esercitare la propria libertà, realizzare ciò a cui da valore e quindi, esprimere le proprie potenzialità: elementi fondamentali per sentirsi totalmente incluso nella società.
Le istituzioni pubbliche debbono occuparsi di proteggere le persone con disabilità dagli svantaggi, consentendo loro di partecipare in maniera autonoma alla crescita della società. Messina, da qualche anno, ha avviato un processo di inclusione puntando all’accessibilità di edifici e impianti pubblici, alla fruibilità dei mezzi di trasporto, alla possibilità di far esercitare un’attività lucrativa ale persone con difficoltà.
Andrea La Fauci scrittore ed autore del format messo in scena al Palacultura, “si batte per dimostrare che la diversità è solo un elemento che evidenzia una problematica spesso solo fisica mentre, dal punto di vista culturale e delle potenzialità individuali, la persona con disabilità possiede le stesse capacità dei cosiddetti “normodotati”. L’importante, ha ribadito Andrea La Fauci, “è non isolarsi, non rimanere isolati nell’ambito della propria famiglia ma “uscire” per essere parte attiva della società”. Un rimprovero Andrea “l’ha rivolto soprattutto a quei genitori che spesso per “vergogna”, non consentono ai propri figli disabili di vivere la loro vita in maniera completa”.
Per questo motivo, Andrea La Fauci, “ha voluto che fossero proprio persone con disabilità i veri “attori protagonisti” dello spettacolo dimostrando che, messi nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità e capacità anche artistiche, le differenze vengono abbattute e superate”.
L’amministrazione Basile è stata presente con le assessore Liana Cannata e Alessandra Calafiore e, con la presidente della Messina Social City Valeria Asquini. Ancora, l’associazione “Bambini Speciali” di Marco Bonanno, l’Associazione “Nati per la vita” di Salvatore Potenzone e l’Associazione “Il Volo” di Claudio Cardile.
Orazio Vadalà subaqueo, nonostante la sua disabilità, ha fatto vedere come vive la bellezza dei fondali, in piena autonomia.
Ad esibirsi artisti “disabili” e “normodotati”:
Pippo Portera cantante non vedente, Piero Di Stefano violinista, la scuola di dance “Accademia Dance Center”, diretta da Elisabetta Isaja; i ballerini disabili dell’Associazione Sostegno di Mimmo Italiano, Josè Ortega chitarrista, Paola Fazio cantante.
Uno spazio speciale è stato riservato a “Joy” un labrador addestrato da Marian Tataru, educatrice cinofila che promuove l’importanza degli interventi assistiti con gli animali per migliorare le condizioni e la qualità di vita di persone sane o affette da disabilità o disturbi psicofisici.