Una vittoria sofferta, dura, di puro cuore. Punteggio bassissimo, con un ultimo quarto da meno di 20 punti segnati combinando le due formazioni, ma alla fine conta solo una cosa: i due punti in palio.
L’Orlandina, dopo due sconfitte esterne di fila, nel turno infrasettimanale torna al successo, il primo nel 2025, facendo prevalere il fattore campo battendo l’Andrea Costa Imola per 64-63. La squadra ospite, allenata dall’ex Matteo Angori, ha dato filo da torcere ai biancoazzurri fino alla fine.
Decisivo come sempre Jasaitis, che segna 9 punti in fila quando la squadra si trovava in forte difficoltà nel terzo periodo. Ottima la prestazione di Fresno da 18 punti, mentre Furin gioca un grande primo tempo da 15 punti, venendo poi lasciato in panchina per gran parte del secondo da coach Bolignano. Un finale vietato ai deboli di cuore: negli ultimi 5’ la Infodrive è avanti 59-56. Dopo 2’ Imola opera il sorpasso con un canestro di Klanjscec per il 59-50. Cecchinato, fin lì impalbabile, segna la bomba del 62-60, a cui replica ancora lo stesso Klanjscek con un’altra tripla.
A 1’29” fallo su Fresno che va in lunetta: 2/2 (64-63). Nell’ultimo minuto e mezzo grande difesa dei paladini, che impediscono agli ospiti di segnare: l’ultimo possesso è nelle mani di Klanjscek, che viene murato da Moltrasio. Jasaitis conquista il rimbalzo e fa rifiatare i tanti tifosi presenti, che adesso possono accarezzare il sogno playoff.
Con la dodicesima vittoria in campionato l’Orlandina è da sola al sesto posto: in questo momento sarebbe qualificata per la postseason. E domenica altra gara casalinga: alle 18 contro Vicenza che ha appena battuto, e lasciato a soli 52 punti, la vice capolista Treviglio.