Nella cornice dell’Hotel San Michele, in via dei Fasci Siciliani, si è svolta ieri, martedì 14 gennaio, un’assemblea unitaria delle principali associazioni di categoria che rappresentano la specialistica accreditata territoriale. L’incontro ha visto la partecipazione di analisti, fisiatri, cardiologi, odontoiatri e radiologi provenienti da tutta la regione.
Una manifestazione regionale è prevista per il 24 gennaio.
L’assemblea, convocata per discutere della grave situazione derivante dall’entrata in vigore del nuovo Tariffario, ha evidenziato il forte disagio che il provvedimento sta causando. In particolare, il nuovo sistema di rimborsi prevede compensi inferiori rispetto ai costi effettivi di numerose prestazioni sanitarie, rendendo di fatto impossibile per le strutture accreditate erogarle ai pazienti senza subire gravi perdite economiche.
Tra gli interventi più significativi della giornata, quelli del Dr. Pietro Miraglia, del Prof. A. Castagna, del Dr. S. Gibiino, del Dr. S. Calvaruso e del Dr. F. Mantia, che hanno ribadito con forza la necessità di un intervento urgente da parte del governo regionale per garantire la sostenibilità del servizio sanitario territoriale.
I lavori si sono sviluppati attorno a tre temi principali:
- Revisione del Tariffario: La richiesta di fondi integrativi regionali per compensare i tagli operati dal Ministero della Salute, in particolare attraverso l’articolo 1, comma 322 della legge finanziaria nazionale.
- Manifestazione regionale unitaria: Annunciata per il 24 gennaio davanti alla Presidenza della Regione, come atto di protesta contro l’inerzia delle istituzioni.
- Tavolo di crisi permanente: La proposta di istituire un tavolo di confronto stabile con le autorità competenti per affrontare le criticità strutturali del settore.
L’assemblea ha espresso unanime preoccupazione per l’assenza di riscontri da parte delle autorità, nonostante le numerose PEC inviate nei giorni scorsi. La mancata convocazione di un tavolo tecnico ha spinto gli specialisti a proclamare lo stato di agitazione, con la minaccia di interrompere l’erogazione delle prestazioni a carico del Servizio Sanitario Regionale (SSR) qualora non arrivassero risposte concrete in tempi brevi.
Un sistema sanitario a rischio
Il grido di allarme lanciato dagli specialisti accreditati pone l’accento su due aspetti fondamentali:
Accesso alle cure: Il rischio che le liste di attesa si allunghino ulteriormente, penalizzando i cittadini, in particolare quelli con meno risorse.
Equità e universalità del servizio sanitario: La necessità di destinare risorse adeguate per garantire un servizio sanitario di qualità accessibile a tutti.
L’assemblea, in maniera unitaria, come ha sottolineato il dottor Pietro Miraglia, ha redatto un documento ufficiale, sottoscritto da tutte le organizzazioni di categoria presenti, da inviare al Presidente della Regione e alle Commissioni Bilancio e Salute. Nel documento si ribadisce l’urgenza di un confronto per superare lo stato di crisi e per individuare soluzioni strutturali che garantiscano il diritto alla salute dei cittadini siciliani.
In attesa della manifestazione del 24 gennaio, gli specialisti accreditati continuano a chiedere risposte rapide e concrete, consapevoli che la posta in gioco è altissima: la tutela della salute pubblica in Sicilia.
Organizzazioni di categoria aderenti e sottoscrittori del documento nisseno:
- CIMEST (Dr. S. Calvaruso)
- CITDS (Dr. D. Garbo)
- FEDERBIOLOGI (Dr. P. Miraglia)
- FEDERSBV (Dr. S. Gibiino)
- MEDEAC ULPEA (Dr. M. Grillo)
- ARDISSFKT (Dr. F. Mantia)
- SIOD (Dr. R. Castellaneta)
- CROAT (Dr. L. Rappa)
- ARCA FKT (Dr. A. Seidita)
- CONFCOMMERCIO SALUTE (Dr. A. Danile)
- FEDERANISAP (Dr. A. Castagna)
- SARA (Dr. F. Camilleri)