Si è avvalso della facoltà di non rispondere Giosuè Fogliani, il 26enne accusato di avere ucciso la madre, Caterina Pappalardo, lo scorso martedì a Messina. Il ragazzo, secondo quanto riportano gli avvocati che lo assistono, Daniele Straface e Oleg Traclò, non è riuscito neppure a riferire le sue generalità ed è apparso molto confuso.
L’interrogatorio di garanzia al carcere di Gazzi si è concluso in pochi minuti: il giovane, che si trova da due notti all’interno di una cella si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari. Il Gip Finocchiaro ha convalidato l’arresto in carcere.
All’uscita dall’interrogatorio gli avvocati hanno ribadito che con molta probabilità richiederanno una perizia psichiatrica, per verificare lo stato mentale dell’accusato al momento del delitto, ma la valutazione è ancora in corso.
Una tragedia che cerca ancora risposte: le prime ipotesi parlano di una lite per una richiesta economica, l’ennesima, che la donna però non poteva sostenere. Già in passato, secondo alcuni testimoni Giosuè, senza lavoro, aveva avanzato a Caterina richieste simili. La donna aveva persino lasciato la casa di via Cesare Battisti, dove è avvenuta la tragedia, al ragazzo per andare a vivere in affitto al villaggio di Mili Marina dopo la morte del marito.
Come ricostruito finora dagli inquirenti, Caterina Pappalardo è stata raggiunta da decine di coltellate prima di essere stordita con uno spray al peperoncino.
Le urla disperate della donna hanno attirato i vicini che hanno chiamato i soccorsi, ma all’arrivo della polizia la 62enne era già morta in una pozza di sangue. Oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Caterina. L’esame sarà condotto dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo su incarico della Procura e potrà fornire risposte più certe sulla dinamica dell’omicidio.