sabato, Gennaio 18, 2025

L’autopsia sulla salma di Caterina, decine di coltellate sul corpo: una violenza inaudita

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Decine e decine di coltellate, forse 50, al viso, al torace, al collo e in altre parti del corpo. Questo racconta il referto dell’autopsia eseguita ieri al Policlinico di Messina sulla salma di Caterina Pappalardo, la 62enne uccisa lo scorso martedì dal figlio Giosuè Fogliani, reo confesso.

L’esame è durato fino a tarda sera, eseguito dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo, incaricata dalla procura. Per la relazione completa bisognerà attendere circa 30 giorni, ma le prime analisi parlano chiaro sull’efferatezza e la brutalità della morte della donna, che ha provato invano a difendersi, prima di venire probabilmente stordita con uno spray al peperoncino.

Le coltellate inflitte dal 26enne Giosuè sul corpo della donna parlano di un vero e proprio accanimento: un delitto agghiacciante, dovuto forse ad un raptus incontrollabile, con spargimenti di sangue in casa che ricordano un pessimo film splatter. L’arma utilizzata per l’omicidio è stata ritrovata in casa e sequestrata per l’analisi.

Mentre gli accertamenti faranno chiarezza su quali colpi siano stati mortali per il giovane, già in carcere con l’accusa di omicidio, sarà richiesta dai legali difensori, Daniele Straface e Oleg Traclò, la perizia psichiatrica. Martedì scorso, nel lungo interrogatorio condotto dal sostituto procuratore Massimo Trifirò, Giosuè aveva raccontato con lucidità i dettagli dell’omicidio, confermando di aver agito durante un violento litigio. Ma ieri, davanti al gip, ha scelto il silenzio.

Rimane da capire a questo punto se il ragazzo se possa aver premeditato l’omicidio o se invece il brutale delitto possa essere il frutto di un raptus.

Si indaga anche sul rapporto tra madre e figlio, con gli inquirenti che cercano testimonianze tra amici e parenti, per capire cosa possa aver spinto Giosuè al folle gesto. Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia sarebbe stata originata da una richiesta di denaro che la donna non ha potuto soddisfare.

Adesso, dopo l’esecuzione dell’autopsia, la salma potrebbe essere dissequestrata per consentire alla famiglia di celebrare il funerale.

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