mercoledì, Gennaio 22, 2025

Sanità Siciliana – Sul nuovo tariffario: spiragli sui tagli ai rimborsi, lo sciopero viene congelato

federbiologi

Pietro Miraglia (presidente di Federbiologi): Sciopero sospeso, almeno per il momento, ma restiamo in attesa di passi e fatti concreti”

È quanto emerso dall’incontro di ieri presso l’Assessorato alla Salute, dove il direttore della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni di categoria della specialistica convenzionata e accreditata. Al centro della discussione, il nuovo tariffario regionale e i tagli ai rimborsi per visite ed esami introdotti dal Nomenclatore ministeriale, che in alcuni casi hanno raggiunto una riduzione del 50-60%.

I tagli alle tariffe, che in molti casi rendono insostenibile l’erogazione delle prestazioni, che più volte sostenuto dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che rappresentano i presidi che forniscono all’utenza assistenza, analisi, controlli, e prestazioni mediche, avevano spinto queste organizzazioni a proclamare una manifestazione prevista per il 24 gennaio davanti a Palazzo d’Orléans.

Tuttavia, l’apertura mostrata dal governo regionale ha portato a una sospensione temporanea dello sciopero.

Il presidente Schifani ha chiesto agli assessori alla Salute e al Bilancio di verificare la possibilità di utilizzare i fondi regionali per coprire i tagli, sfruttando una norma della Legge di Stabilità nazionale (articolo 1, comma 322) che consente di superare i vincoli del Piano di Rientro sanitario.
Secondo quanto emerso durante l’incontro, l’obiettivo è delineare un percorso che permetta di finanziare l’allineamento delle tariffe, garantendo sostenibilità economica per i laboratori e gli ambulatori accreditati. Tuttavia, resta da chiarire l’entità delle risorse necessarie per compensare i tagli e le modalità per reperirle.

I rappresentanti sindacali, pur accogliendo con favore le rassicurazioni della Regione, hanno sottolineato che lo stato di agitazione non è revocato, ma rimarrà attivo fino a quando non saranno ottenuti risultati concreti.

Salvatore Gibiino, coordinatore del Cimest e rappresentante dell’intersindacale di medicina territoriale, ha dichiarato: “È positivo che il percorso sia tracciato, ma serve concretezza. Dobbiamo capire su quali prestazioni sarà possibile intervenire e in che misura. Senza risorse, il nostro lavoro diventerà insostenibile.”

Durante il vertice, è emerso che i tagli alle tariffe impediscono di fatto l’esecuzione di molte prestazioni, poiché i rimborsi risultano inferiori ai costi sostenuti.

Pietro Miraglia, presidente di Federbiologi, ha stimato che il fabbisogno reale per una revisione del tariffario potrebbe aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro, una cifra che, secondo lui, è “raggiungibile con un serio impegno politico.”

La sospensione della protesta, sottolineano i rappresentanti sindacali, è un segnale di apertura e collaborazione nei confronti delle istituzioni, in particolare verso il presidente Schifani, il neo-assessore alla Salute Daniela Faraoni e il direttore generale Salvatore Iacolino.

Il prossimo incontro, previsto per la settimana prossima, sarà cruciale per valutare le proposte concrete che il governo regionale presenterà per superare l’impasse.

Pietro Miraglia anche evidenziato di non essere qui per alimentare scontri ma per lavorare insieme per migliorare la sanità territoriale. Ci aspettiamo risposte costruttive e una reale volontà di intervenire su un sistema tariffario che oggi è iniquo e insostenibile.

Con queste premesse, i sindacati attendono sviluppi significativi che possano garantire la sopravvivenza delle prestazioni accreditate e, al contempo, tutelare il diritto alla salute dei cittadini.

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