Dagli arresti domiciliari all’obbligo di dimora a Patti. Così ha deciso il Gip del tribunale di Patti nei confronti di un giovane di 26 anni, arrestato il 23 gennaio scorso dagli agenti del commissariato di Patti per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Gli agenti si sono avvalsi di personale di una unità cinofila di Reggio Calabria e hanno tratto in arresto il giovane in flagranza di reato; è stato trovato in possesso di 220 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, in parte già suddivisa in dosi.
L’uomo le aveva addosso al momento del controllo e sono state fiutate dal cane antidroga “Kent” che, avvicinatosi, ha immediatamente avvertito e segnalato la presenza della sostanza. Il giovane, vistosi scoperto, ha cercato di disfarsi dello stupefacente, lanciandolo nella vicina campagna.
Ha provato a scappare ma è stato velocemente raggiunto dagli agenti dopo un breve inseguimento. Infine, ha tentato inutilmente di sottrarsi all’arresto, opponendosi con violenza all’attività dei poliziotti.
All’interno dell’involucro di cui il giovane ha provato di disfarsi sono state rinvenute dodici bustine in cellophane contenenti complessivamente 11 grammi di hashish.
Inoltre, presso la sua abitazione di Montagnareale, che è stata sottoposta a perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto il materiale necessario per il confezionamento di singole dosi nonché l’ulteriore sostanza stupefacente che veniva accuratamente custodita all’interno di cassette di sicurezza blindate.
Il giovane, a seguito di questi fatti, era stato tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; ha affidato la propria difesa all’avvocato Filippo Barbera. In avanti si è proceduto alla convalida ed infine il gip ha disposto solo l’obbligo di dimora, disponendo la scarcerazione.