Il ricorso è fondato e dunque il Ministero dell’istruzione e del Merito, entro quarantacinque giorni, dovrà dare esecuzione alla sentenza della corte d’appello di Messina del 10 giugno 2022 che ha riformato, seppur parzialmente, la sentenza della prima sezione civile del tribunale di Messina del 15 marzo 2019. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione del Tar di Catania.
Questi i fatti in contestazione. Uno studente sedicenne di Barcellona Pozzo di Gotto, il 17 febbraio 1997, mentre svolgeva educazione fisica nel cortile di un istituto superiore di Barcellona Pozzo di Gotto, era caduto procurandosi una lussazione alla spalla destra. Il pavimento del cortile era bagnato e scivoloso per la pioggia caduta il giorno prima.
Era stato condotto prima al pronto soccorso dell’ospedale “Cutroni-Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto e poi presso la divisione di ortopedia e traumatologia dell’ospedale “Fogliani” di Milazzo. Questo incidente ha avuto un seguito, con diversi successivi episodi di lussazione fino ad un intervento di stabilizzazione in artoscopia.
Nel corso dei due processi, prima al Tribunale di Messina e poi alla Corte d’Appello di Messina, la cui sentenza è ormai passata in giudicato, è stata confermata la responsabilità del Ministero, dell’istituto superiore barcellonese e di una compagnia di assicurazione, con il riconoscimento del danno di 37 mila euro.
Poiché ancora nel 2024 appena trascorso nessuna somma è stata liquidata, lo studente, rappresentato dall’avvocato Emanuela Calpona, ha proposto ricorso al Tar di Catania per l’esecuzione del giudicato.
Il Tar, in sentenza, ha disposto che il Miur, entro quaranta cinque giorni, dovrà dare esecuzione alla sentenza della Corte d’Appello del 10 giugno 2022, già passata in giudicato. Nel caso di ulteriore inadempienza, il segretario generale del comune di Roma è stato nominato commissario ad acta che dovrà provvedere nell’ulteriore termine di novanta giorni.