martedì, Febbraio 4, 2025

Messina: la “quiete” dopo la tempesta

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Il giorno dopo si fa la conta dei danni. Il violento nubifragio che ha colpito ieri il messinese ha fatto registrare allagamenti e frane soprattutto nella città dello stretto, con alcuni villaggi che sono rimasti completamente isolati.

Un mese di pioggia in sole 4 ore. Basta questo per capire la portata del nubifragio che ieri mattina ha messo in ginocchio un’intera città. Secondo quanto registrato dal punto di rilevamento di Dinnammare sono stati quasi 150 i mm di pioggia che in poche ore si sono riversate sulla città. Quando le acque piovane si riversano sul terreno in quantità sempre maggiori e in tempi sempre più rapidi, il suolo non riesce ad assorbirle adeguatamente, causando un deflusso superficiale che investe i centri abitati a valle.

La situazione più difficile si è vissuta a Zafferia colpita dall’alluvione per la terza volta in pochi mesi. Quaranta famiglie sono rimaste isolate e il day after è un misto di rabbia e attesa per i lavori di messa in sicurezza annunciati dal Comune.

Circa settanta gli interventi dei vigili del fuoco a Messina che hanno soccorso alcune persone, tra cui un disabile, bloccate dal fango.

Danni per la forte pioggia anche al Policlinico della città, dove per una infiltrazione da un pannello del controsoffitto si è allagato un padiglione non ancora ristrutturato del pronto soccorso. L’azienda è intervenuta con un autobotte e l’utilizzo di una pompa sommersa per accelerare il deflusso dell’acqua. “Inaugurata in pompa magna venerdì scorso, sono bastati due giorni di pioggia per rendere la struttura un inaccessibile pantano, a causa della pioggia l’utenza del gioiello si è ristretta ai soli sommozzatori” dicono Dafne Musolino e Davide Faraone di Iv. “E’ sciacallaggio”, replica il sindaco Federico Basile.

A Furci Siculo, nella zona jonica, il sindaco Matteo Francilia e l’assessore Agatino Pistone, hanno salvato un automobilista rimasto intrappolato nella sua vettura in un sottopasso allagato, lungo il tratto che collega la statale 14 con le frazioni Grotte e Calcare, costeggiando il torrente Savoca, straripato anche questo. Per le forti mareggiate sono saltati i collegamenti con le isole minori delle Eolie. Nei prossimi giorni verrà probabilmente chiesto lo stato d’emergenza.

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