“Veniamo a conoscenza di un evento verificatosi nella notte del 3 febbraio presso il Pronto Soccorso di sant’Agata Militello. Si tratta di un evento a lieto fine, per fortuna, che ha visto coinvolta una famiglia dell’hinterland santagatese che si è dovuta rivolgere con estrema urgenza al presidio nebroideo, al fine di chiedere assistenza vista l’imminente nascita della propria prole. E’ grazie al pronto intervento del personale medico ed infermieristico del PS santagatese, dotati di grande senso di abnegazione e professionalità che è stato possibile garantire l’evento parto, addirittura nei locali del PSG del presidio santagatese, visto che la U.O. di Ostetricia e Ginecologia è oramai, ed inspiegabilmente, chiusa da anni, nel silenzio assordante di tutte le istituzioni ai vari livelli.”
Così il sindacato Nursing Up Messina, che a poche ore dal parto in emergenza all’ospedale di Sant’Agata di Militello, ha inoltrato una nota per riaccendere i fari sulla possibilità di riaprire il reparto di ostetricia e ginecologia, chiuso nel 2019, ma non solo. Pubblichiamo il testo integrale della nota.
“Come Nursing Up Messina, da sempre ci siamo spesi per la riapertura della U.O.C. di Ostetricia e del punto nascita santagatese. Purtroppo, ogni sollecitazione, ogni stimolo volto a sensibilizzare le istituzioni verso la riapertura del punto nascita, si sono rivelati vani. Stante le informazioni in nostro possesso, sovente, diverse donne gravide sono costrette a rivolgersi in urgenza al PSG per chiedere supporto al personale sanitario, vista la notevole distanza che intercorre fra sant’Agata e Patti. E’ chiaro che le gravide, in caso di complicanze e/o urgenze, ricorrono al PS nebroideo, non sentendosi sicure di affrontare il viaggio della speranza verso Patti, poiché sanno di rischiare di poter partorire anche durante il tragitto, magari in autostrada (come accaduto già in passato ad altre donne). E finché le cose vanno bene e si raccontano felicemente, vivaddio.
La presente per lanciare un ulteriore stimolo, alla politica locale, ai vertici regionali, in primo luogo al Presidente della regione e alla nuova assessora alla salute, alle istituzioni di ogni ordine e grado, affinché si provveda, con estreme urgenza, a riaprire il punto nascita presso il P.O. di sant’Agata Militello. Centro di importanza strategica, bacino di riferimento per un hinterland notevolmente importante che non può essere dimenticato facilmente. Riteniamo necessario ricordare che, più vengono tagliati i servizi, più si limita la presenza di personale sanitario e di supporto nelle strutture sanitarie, maggiore è il rischio clinico. I cittadini necessitano di strutture pronte a rispondere ad ogni loro esigenza, pronte a garantire la richiesta di salute. Come Nursing Up Messina, lanciamo un appello alla politica regionale di qualsiasi colore, indistintamente: si rende necessaria, vista la prossima riorganizzazione della rete ospedaliera, la rifunzionalizzazione degli ospedali c.d. “periferici” – attraverso anche la riapertura dei punti nascita. Bacini d’utenza di notevole importanza, come quello di sant’Agata Militello che, dopo Messina, sarebbe il distretto sanitario più grosso in termini di popolazione residente, non può essere “abbandonato”, considerato, fra l’altro, che dal punto di vista orografico il territorio nebroideo è decisamente difficoltoso da percorrere. Pertanto, le distanze si allungano notevolmente.
E’ tempo di scelte coraggiose in melius. E’ necessario invertire la rotta, riportando i servizi verso i cittadini, e non indurre i cittadini ad andare in cerca dei servizi a distanze notevoli. L’evento di ieri notte è andato fortunatamente bene, grazie a Dio e grazie a professionisti capaci di andare oltre le specifiche competenze. Ci chiediamo e chiediamo: cosa bisogna aspettare per riaprire il punto nascita di sant’Agata Militello? Che si verifichi un evento negativo? E, di fronte ad eventi spiacevoli, di chi le responsabilità?”