Anche la diocesi di Patti celebrerà, l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes, la XXXIII Giornata Mondiale del Malato, istituita il 13 maggio 1992 da San Giovanni Paolo II.
Una giornata in cui riservare una speciale attenzione alle persone malate e a colore che se ne prendono cura. Il tema di quest’anno, tratto dalla Lettera di San Paolo ai Romani, è “La speranza poi non delude, perchè l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”, tema che si inserisce all’interno dell’anno giubilare.
L’appuntamento, curato dall’Ufficio di Pastorale Sanitaria, diretto dalla dottoressa Sara Caliò, sarà nella chiesa “Maria Santissima di Lourdes” di Gliaca di Piraino, dove, alle ore 17.00, ci sarà l’accoglienza, cui seguiranno la processione con fiaccolata e, alle ore 18,30, la celebrazione della messa con la benedizione eucaristica. Alla fine, nel salone parrocchiale, ci sarà un momento di fraternità.
“Sono invitati – sottolinea la dottoressa Caliò – gli ammalati, gli ospiti delle case di cura e delle Rsa, le associazioni degli operatori sanitari, i gruppi di volontariato, l’Unitalsi, i Ministri Straordinari della Comunione, tutti coloro che si prendono cura degli ammalati e quanti nelle parrocchie vorranno unirsi a questo importante momento per la vita diocesana”.
“Il tempo che stiamo vivendo, che Papa Francesco ha definito, con grande e profetica intuizione, non un’epoca di cambiamenti ma un cambiamento di epoca, un tempo segnato da crisi e conflitti, – aggiunge la dottoressa Caliò – ci dice che la nostra epoca ha letteralmente fame di speranza. E sappiamo bene che la speranza è anche decisiva per chi affronta problemi di salute. Non quella speranza che si confonde con l’ottimismo, che ci fa credere in un modo o in un altro che tutto si aggiusta, ma la speranza che sostiene e anima la cura”.
“La speranza cristiana – conclude la dottoressa Caliò – radicata nell’amore di Dio, non è una fuga dalla realtà, ma una prospettiva che permette di affrontare le sfide con
coraggio e fiducia. Ed è con tale intento che deve essere vissuta la XXXIII Giornata del malato”.