Quando il 19 febbraio 2022 Federico Basile ha presentato la candidatura a sindaco di Messina, in molti si sono chiesti se la sua fosse una candidatura vera o una mossa strategica di Cateno De Luca. Dopo un piccolo periodo di rodaggio, Federico Basile ha vestito i panni di politico navigato, idee chiare, grande voglia di fare e mettersi al servizio dei cittadini messinesi.
Proprio così, l’uomo del fare, una persona pragmatica, nel senso che alle idee associa, e a volte preferisce, i fatti. Il suo pragmatismo non è trasformismo perché fino ad oggi, ha mostrato di guardare ai problemi reali della città, stabilendo le priorità da concretizzare rapidamente; un’attenzione particolare agli aspetti sociali e economici dei cittadini, Dare risposta a delle emergenze sociali drammatiche, significa consentire alle persone di vivere avendo una speranza di crescita, di cambiamento.
Questo il programma innovativo che Federico Basile sta portando avanti rispettando quanto dichiarato durante la sua campagna elettorale per la elezione a sindaco: “Metodo, impegno, sacrificio, operosità”. Il pragmatismo di Federico Basile è votato all’azione. Sin dalla sua elezione, Basile ha portato avanti il suo programma, completando quanto iniziato da Cateno De Luca ma, aggiungendo nuovi progetti frutto della sua inventiva e del desiderio di rendere Messina città nuova, più “appetibile” sotto tutti i punti di vista.
Una mano d’aiuto Basile l’ha ricevuta dalla Corte dei Conti che nel mese di luglio 2023 ha approvato il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale. Il debito da 550 milioni di euro, è stato ridotto a 120 milioni grazie soprattutto al pagamento, da parte dell’amministrazione comunale, di tantissimi debiti fuori bilancio. Oltre 12 anni con la spada di Damocle sulla testa degli amministratori messinesi; Basile conosceva molto bene la situazione finanziaria del comune in quanto ha ricoperto l’incarico di revisore dei conti prima, di presidente del Collegio dei revisori dopo e, per finire, direttore generale con De Luca sindaco.
La soddisfazione di Basile si manifesta “con l’apprezzamento rivolto al lavoro iniziato nel 2018 da Cateno De Luca, completato dalla sua gestione”. Questo risultato, ci ha detto Basile, “ha dato la possibilità all’amministrazione di avviare le procedure per l’assunzione del personale indispensabile per realizzare una programmazione attenta, mirata all’interesse della cittadinanza”. Basile ha voluto sottolineare che “il cambiamento di Messina si deve anche all’indispensabile apporto delle partecipate che negli anni, hanno acquisito un ruolo e una operatività importante”.
Federico Basile ci parla di ATM che “ha trasformato il trasporto pubblico facendolo diventare uno dei più apprezzati, non solo in Sicilia, ma anche a livello nazionale”. Mezzi ecologici, ha detto il sindaco, “molti con alimentazione ibrida la maggior parte, con motore elettrico”. Il successo di ATM prosegue Basile, “si deve anche al sistema dei parcheggi di interscambio criticati all’inizio, ora ritenuti fondamentali per evitare le soste selvagge, utili soprattutto per incentivare il trasporto pubblico e la riduzione di quello privato”.
Il sindaco spende parole di apprezzamento anche per Messina Servizi BeneComune, “grazie al suo lavoro, la città di Messina occupa il settimo posto in Italia tra i centri con oltre 200 mila abitanti, tra le prime al Sud Italia, prima in Sicilia per raccolta differenziata”. Tra i tanti fiore all’occhiello della partecipata dei rifiuti, ha dichiarato il sindaco Basile, “merita un’attenzione e una considerazione particolare, l’utilizzo di un robot attivo nell’impianto di Pace; totalmente gestito dall’intelligenza artificiale, viene utilizzato per selezionare i rifiuti, creando una nuova frazione più granulare”. Questo servizio, ha affermato il sindaco, “permette un contenimento dei costi, attribuendo valore ai flussi trattati”.
Federico Basile ci parla poi della Messina Social City che “ha rivoluzionato il concetto di assistenza puntando al rispetto della dignità della persona, soprattutto dei più disagiati meritevoli di prestazioni e servizi educativi e integrativi, in grado di evidenziare e potenziare le competenze interpersonali, le abilità relazionali”. Con assoluta consapevolezza, il sindaco si sofferma “sulle migliaia di persone assistite ogni giorno dalla Social City; un numero smisurato di minori che beneficiano di attività socio-educative e ludico-ricreative”. Ma il lavoro della Messina Social City, afferma il sindaco, “riguarda anche la presa in carico dei minori che frequentano le strutture per infanzia e gli asili nido”. Importante, segnala Federico Basile, “l’assistenza ai ragazzi con disabilità e il servizio di trasporto con gli scuola bus e le auto attrezzate”.
Basile ha poi parlato di Arisme, “l’agenzia che si occupa del risanamento delle baraccopoli che ha avviato un lavoro certosino per assegnare un tetto ai tantissimi messinesi che fino ad oggi hanno vissuto in abitazioni fatiscenti, una vergogna per la città e per l’intero paese”. Nessuna polemica con la gestione del sub commissario che, a detta di Basile, “ha svolto la sua attività con buoni risultati”.
Non si può però ignorare, ha proseguito Basile che “l’amministrazione attraverso la Patrimonio, ha messo a disposizione di Arisme oltre 23 milioni di euro da spendere per acquistare case; soldi che fanno parte anche dei fondi Pinqua”.
Queste abitazioni, ci svela il sindaco, “saranno destinate solo all’emergenza abitativa”.
Abbiamo volutamente lasciato per ultima Amam, consapevoli dei tanti problemi e delle criticità, legate alla gestione dell’acqua. Anche in questo caso, il sindaco Basile “ha mostrato la sua determinazione nel riconoscere alcune difficoltà legate alla gestione dell’Amam che, nonostante la crisi per la carenza idrica abbia interessato tutta l’Italia e la Sicilia in particolare, Amam ha cercato di far fronte alle esigenze dei cittadini, dando fondo ad una oculata gestione delle risorse disponibili”. Basile ha ricordato che “mai nessuna amministrazione aveva programmato interventi massicci e radicali per sostituire una rete idrica vetusta”.
Tantissima acqua, ha comunicato il sindaco, “si disperde nel terreno a causa proprio di una rete terziaria colabrodo che Amam, sta provvedendo a cambiare, attingendo sia a fondi propri che a quelli messi a disposizione dal PNRR”. Basile è fiducioso, convinto che “appena tutti i lavori saranno conclusi, Messina potrà ottenere un miglioramento notevole”.
Spostando l’attenzione del sindaco, abbiamo ricordato la sua posizione riguardante la realizzazione del Ponte; prima positiva, poi negativa. Qualcuno ha attribuito questo atteggiamento alle decisioni assunte dal leader del movimento politico cui appartiene Basile. Il pragmatismo del sindaco viene fuori anche dalla risposta alla nostra riflessione: “faccio il sindaco, rappresento tutti i cittadini; essere favorevole o contrario alla realizzazione del ponte, non significa assumere una scelta prettamente personale. La realizzazione del Ponte ormai è inserito in una legge dello Stato e come tale va rispettata”. È anche vero, prosegue il sindaco che “da primo cittadino di Messina debbo esprime le mie riflessioni che riguardano l’interesse della città”. Le legittime osservazioni, ha proseguito il sindaco Basile, “sono state presentate dalla Commissione Via-Vas e dovranno essere recepite nel progetto esecutivo”. Messina, ribadisce Federico Basile, “non vuole alcuna misura compensativa pretende però, che qualunque tipo di intervento sia fatto nel rispetto della vivibilità del territorio e dei cittadini”.
Ci sarebbe ancora molto da disquisire con il sindaco Basile, però, prima di lasciarlo ai suoi impegni istituzionali, gli chiediamo quali sono gli obiettivi che intende raggiungere nel 2025. Federico Basile ci parla “del secondo Pala giustizia, dell’area ex officine Fs dove è previsto un polo fieristico, spazi d’aggregazione e poli museali e ancora, la costituzione dell’I-Hub tecnologico, l’area ex Sanderson ma tanto, tanto altro”. Insomma da grande Federico Basile non ha alcuna intenzione di lasciare Messina e trasferire la sua esperienza amministrativa, per ottenere un seggio al senato o al parlamento nazionale o regionale.
La città dello Stretto, Federico Basile, “la sente forte nel cuore, l’apprezzamento che giornalmente gli manifestano i cittadini, sono il giusto viatico per continuare a impegnarsi e contribuire a fare di Messina una città leader a livello nazionale”.
Una velata emozione traspare dagli occhi di Federico Basile perché, siamo convinti, che fare il sindaco è servito per comprendere meglio i problemi di una città e di una comunità, troppo spesso denigrata a favore di altre città siciliane. Ora, anche i più scettici, dovranno dialogare e confrontarsi con un sindaco pragmatico che alle promesse, preferisce i fatti.