sabato, Febbraio 22, 2025

Lipari: il Tar conferma il decreto sulla soppressione della sezione distaccata, che comunque c’è, ma non si vede….

tribunale

Resta in vigore il decreto del Presidente del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto del 2013, con cui è stata disposta la soppressione della sezione distaccata di Lipari. Così hanno deciso i giudici della quarta sezione del Tar di Catania, nonostante, a livello formale, sia stato disposto da poco il differimento della soppressione al 2026.

Nella sostanza infatti gli uffici giudiziari non sono operativi, nella forma invece sono ancora vigenti. Per il resto nel decreto milleproroghe si parla di una riorganizzazione della geografia giudiziaria, che potrebbe rimettere in vita i tribunali già azzerati, mentre è allo studio un decreto per le isole minori che potrebbe determinare la riapertura effettiva della sezione distaccata di Lipari. Andiamo ora al ricorso al Tar di Catania, prospettato dal comune di Lipari, rappresentato dall’avvocato Fulvio Cintioli; il ricorso è stato presentato contro il Ministero della giustizia.

Il comune di Lipari ha contestato il provvedimento di soppressione, evidenziando il grave nocumento alla comunità eoliana, i disagi e i costi degli isolani nel raggiungere il Tribunale sulla terraferma. La presenza nell’isola di un presidio giudiziario, per il comune, costituisce un mezzo di prevenzione delle attività delittuose e anche sotto il profilo culturale ed economico è fonte di vantaggio per la comunità; per il resto sono stati sottolineati i profili di incostituzionalità riguardanti il territorio dell’arcipelago eoliano e i residenti nelle isole. E che dire poi degli obiettivi non realizzati relativi ai risparmi di spesa e all’incremento di efficienza.

In sentenza è scritto poi  come un decreto legislativo del 2014 avesse ripristinato la sezione distaccata di Lipari sino al 31 dicembre 2016, prorogando le sue funzioni al 31 dicembre 2018, al 31 dicembre 2024,  al 1° gennaio 2025 e infine prorogata per un altro anno. In ragione di queste proroghe il comune chiese un rinvio della trattazione, per poter rimettere alla Corte costituzionale la questione di costituzionalità. Il Tar non ha accolto quest’ultima richiesta e ha rigettato il ricorso, ritenendo che i provvedimenti in questione siano immuni da vizi, rimandando eventualmente al legislatore di legiferare sulla geografia giudiziaria anche alla luce della telematizzazione e informatizzazione del servizio.

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