Siamo sempre più consapevoli che continuando ad inquinare, a distruggere ciò che la natura cerca di proteggere, tra qualche anno le conseguenze ambientali saranno drammatiche. non si può più perdere tempo, occorre abbattere le emissioni di gas serra, abbandonando una volta per tutte i combustibili fossili, ridurre il consumo d’acqua. La siccità è uno dei motori della desertificazione e del degrado del territorio, nonché tra le cause di aumento di fragilità degli ecosistemi e di instabilità sociale.
“Camminare sulla terra arida, dormire in una discarica di plastica e contendersi l’ultima goccia d’acqua. Sono alcuni degli scenari che il percorso sensoriale sulla migrazione climatica farà sperimentare ai partecipanti per raggiungere gli unici luoghi ancora sicuri e vivibili: i territori artici”.
Dopo sette Regioni italiane, aver coinvolto attivamente 12 Comuni – tra cui Genova, Padova e Salerno – più di 140 scuole medie e superiori e 5.600 studenti, il percorso “2060”, che da gennaio 2024 sta facendo vivere alle ragazze e ai ragazzi le condizioni di disagio causate dalla crisi climatica e dal nuovo contesto ambientale arriva a Messina.
Dal 23 febbraio all’8 marzo, il percorso – che sarà allestito presso la Parrocchia S. Maria Consolata – Don Orione, in via don Luigi Orione – coinvolgerà anche gli studenti e la cittadinanza di Messina.
Con l’ausilio di attori e facilitatori a fare da guida, il viaggio partirà da una sala immersiva con diversi scenari distopici sul futuro del nostro pianeta. Poi i partecipanti prenderanno parte a un gioco teatrale in cui saranno nelle mani dei trafficanti di esseri umani nel lungo percorso a tappe per raggiungere le zone del Nord Europa, le uniche dove sarà ancora possibile vivere. Nell’ultimo step, ci sarà infine una stanza di ristrutturazione cognitiva e assunzione di responsabilità che guiderà nella rielaborazione e riflessione su quanto vissuto. Ogni ragazzo e ragazza stipulerà un “patto”: cioè si impegnerà, dando la sua parola davanti alla classe, a mettere in atto un’azione quotidiana per contribuire alla mitigazione della propria impronta ecologica e quindi del cambiamento climatico.
Il percorso educativo immersivo “2060” è realizzato nell’ambito del progetto “TESTiamoCI per il futuro: TErritori e STudenti per una nuova CIttadinanza ecologica” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che si pone l’obiettivo di promuovere comportamenti e forme di partecipazione volti alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici.
Capofila del progetto è l’ONG VIS, affiancata dai partner CBM, Cefa, Cies, No One out, Osvic e Vides. Sono partner del progetto anche i 7 Comuni in cui si sono già realizzati i percorsi (Genazzano, Gardone Val Trompia, Casalecchio di Reno, Genova, Padova, Salerno e Arborea) insieme a quelli di Palestrina, Borgosatollo, Valsamoggia, Conegliano e Terralba.
Il venerdì pomeriggio e nei fine settimana il percorso sarà aperto gratuitamente alla cittadinanza.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e Agesci e Agesci – Messina 10 – Clan Sherpa.
Inaugurazione domenica 23 per le 11.00 dopo la Messa delle 10 alla Chiesa del don Orione
Info: Alessandra Calderone – referente calderonealessandra09@gmail.com – 347 359 6252