Sono già arrivati a 500 firme, ma contano di aumentare il loro numero, i proponenti della petizione popolare contro la chiusura della strada statale 113 nei pressi dei due trafori di Capo Calavà. Titolari della petizione, inviata tra gli altri al Prefetto di Messina, all’amministrazione di Gioiosa Marea, al Cas e all’Anas, l’avvocato Francesco Scaffidi Domianello ed il comitato civico “Terra di Gioiosa Marea”.
E’ noto che è stata indicata come viabilità alternativa la strada provinciale 135 ter e l’A/20 Messina-Palermo, “un’affermazione vergognosa, umoristica e incredibile”, a parere del comitato civico, evidenziando come già pochi mesi fa la popolazione di Gioiosa Marea ed in modo particolare la frazione di San Giorgio abbiano funestamente sperimentato cosa vuol dire la contemporanea chiusura della A/20 con la statale 113 tra ingorghi di chilometri, liti e inquinamento acustico.
I proponenti della petizione hanno ricordato inoltre la problematicità delle alternative e soprattutto della provinciale 135 ter, pericolante in numerosi punti, che si troverebbe anche ingolfata di auto e mezzi pesanti.
Cosa succederà per le ambulanze e gli altri mezzi di protezione civile e ordine pubblico? Saranno poi rispettate le date dei lavori?
Da qui il grido di allarme per le gravi ripercussioni economiche e sociali per Gioiosa Marea ed il suo territorio, già falcidiato a più riprese nel corso degli anni precedenti.
Il comitato ha indicato anche alcuni suggerimenti:
Chiudere la statale solo negli orari in cui i lavori sono effettivamente in corso e lasciandola aperta nelle altre ore, soprattutto durante l’orario notturno oppure in alternativa istituire degli orari di transito la mattina e la sera. Spostare di almeno un mese l’inizio dei lavori, per avere il tempo di trovare altre soluzioni e soprattutto percorsi alternativi.
Intervenire presso le Ferrovie dello Stato per aumentare il numero dei treni che durante tutti i giorni della settimana, festivi compresi, si fermino a Gioiosa Marea.
Richiedere al Consorzio Autostrade di annullare o diminuire il pedaggio nella tratta da Gioiosa a Patti per i residenti di Gioiosa Marea, come avvenuto in passato.
Riprendere le pratiche per potere ottenere uno svincolo autostradale a Gioiosa Marea, di cui si parla solo nelle emergenze, per poi cadere nel dimenticatoio.
Questi tra i maggiori spunti di questa petizione a cui si può ancora aderire, nell’attesa dell’incontro pubblico del 10 marzo, ore 15.30, presso l’auditorium comunale con i responsabili dell’Anas.