lunedì, Marzo 10, 2025

Violenza sulle donne, divieto di avvicinamento alla ex violato a Letojanni. Nel catanese incubo stalking: insulti, minacce e pedinamenti. Il nome della vittima inserito in siti di incontri

When a Woman says No, She Means It
When a Woman says No, She Means It

Scrivere di casi di violenza di genere, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati fino a conclusione definitiva del procedimento, è sempre una sconfitta, ancora più amara se occorre farlo anche nella giornata dell’8 marzo, dedicata proprio a celebrare e difendere i diritti, le conquiste sociali ed economiche e l’emancipazione delle donne.

Le notizie, oggi, arrivano da Catania e Letojanni. Qui i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un uomo per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie, alla sua abitazione e ai luoghi da lei frequentati, disposta dal Gip del Tribunale di Messina, nel novembre scorso, a seguito di reiterate denunce per maltrattamenti, con accuse di minacce e aggressioni nei confronti del coniuge. L’arresto è stato operato, in flagranza differita, dopo che la vittima aveva denunciato ai Carabinieri della Stazione di Letojanni di essere stata avvicinata dal marito, nonostante questi fosse sottoposto al divieto disposto dal Giudice. I carabinieri hanno avviato accertamenti, condotti anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, che hanno permesso di risalire alla dinamica dei fatti e verificare che, la notte del 4 marzo, l’indagato, mentre si trovava a bordo di uno scooter, con fare insistente, si era avvicinato alla vittima che si trovava sull’autovettura, nelle vicinanze della sua abitazione. Una volta definito il quadro indiziario, l’uomo è stato quindi arrestato in flagranza di reato.

Un uomo di 43 anni, residente in provincia di Catania, invece, è stato colpito da misura cautelare di divieto di avvicinamento e sottoposizione a controllo a distanza tramite cd. braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo. E’ indagato per atti persecutori, aggravati dall’utilizzo degli strumenti telematici, commessi ai danni della donna alla quale era stato sentimentalmente legato e della madre di quest’ultima.

L’indagato, secondo quanto emerso dalle denunce presentate dalle due donne al Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, avrebbe iniziato a perseguitare la sua ex con innumerevoli messaggi di insulti e minacce, sia in anonimo che tramite il suo profilo di messaggistica, con falsi profili social creati anche a nome della vittima e con l’inserimento del suo nome in siti di incontri, arrivando a pedinarla e spiarla con l’invio di messaggi del tipo : “…stasera eri una vera bomba.”

Poi le condotte persecutorie dell’uomo si sarebbero concentrate anche nei confronti della madre della sua ex compagna, poiché da lui ritenuta responsabile della fine della relazione sentimentale.

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