Una struttura sorta dopo la seconda guerra mondiale, inaugurata nel 1951 per venire incontro ai bisogni di giovani in condizioni di povertà e disagio, senza alcun supporto genitoriale: questa era Città del Ragazzo.
Un centro di educazione e di formazione professionale, diversi lavoratori per attività artigianali soprattutto indirizzati alle persone con disabilità, per offrire l’opportunità di acquisire una professione utile per costruirsi un futuro meno complicato. Una vera e propria casa che moltissimi giovani non avevano mai avuto, il calore di una “famiglia”, fraternità e rispetto, un luogo accogliente.
Oltre al lavoro, i giovani avevano la possibilità di fare sport, di partecipare ad attività ludiche. Venendo a mancare padre Nino Trovato, Città del Ragazzo ha vissuto anni di abbandono e di incertezza fino a quando, nel 2022, la città metropolitana ha acquisito l’area per un importo di 3 milioni e mezzo di euro.
Per dare nuova vita alla struttura, sono stati impegnati 54 milioni di euro di fondi Pnrr degli oltre 132 milioni che la città metropolitana ha ricevuto per la rigenerazione di aree ed edifici pubblici da adibire ad attività di servizi sociali e inclusione sociale, o per finalità di fruizione turistica e culturale di risorse artistiche, paesaggistiche e ambientali.
Il sindaco metropolitano Federico Basile, ha voluto ribadire che “gli impegni si mantengono, Cateno De Luca prima e lui adesso, hanno creduto opportuno recuperare un patrimonio della città che, per tantissimi decenni, ha rappresentato un punto di riferimento per giovani disagiati”.
La Città Metropolitana, ha proseguito Basile, “realizzerà il progetto “Dopo di Noi”, un polo socio-assistenziale, laboratori artigianali, teatrali, auditorium, casa vacanza e quant’altro necessario per rendere il più possibile autonomi persone con disabilità, consentendo loro di vivere in un contesto simile a quello familiare, soprattutto quando i genitori non potranno più occuparsi di loro”.
Alla presenza del sindaco metropolitano accompagnato dai due direttori generali Giuseppe Campagna e Salvo Puccio, sono iniziati i lavori di demolizione di alcuni edifici che insistono su un’area di oltre 44 mila metri quadrati dove si trova pure Castellaccio luogo, per anni, di incontro di tanti giovani e gruppi scout ma che negli ultimi anni è stato vandalizzato. Molti di questi edifici verranno riscostruiti seguendo i più moderni sistemi simici, avranno un aspetto architettonico moderno, adeguato all’ambiente circostante.
Anche l’ex teatro Pirandello verrà abbattuto; suppellettili, abiti di scena opere letterarie e documentazioni storiche sono state già catalogate e spostate nel nascente museo dedicato al sacerdote messinese Nino Trovato.
I tempi di realizzazioni dovrebbero rispettare quelli previsti in fase di aggiudicazione quindi, entro il 2026, inconvenienti a parte, potremmo ammirare la nuova struttura che, sicuramente arricchirà una città in continua evoluzione, sempre più punto di riferimento a livello nazionale.