mercoledì, Marzo 12, 2025

Sgominata piazza di spaccio allo Sperone. 15 indagati, 10 arresti. La droga nascosta sotto auto e scale con i magneti

Carabinieri Palermo Piazza Verdi

Sono 15 le persone raggiunte da ordinanza di misura cautelare, 8 destinatarie della custodia cautelare in carcere, 2 degli arresti domiciliari e 5 dell’obbligo di presentazione alla P.G. e di dimora, delle quali 5 già detenute per altra causa ed eseguita questa mattina dai Carabinieri della Compagnia Palermo Piazza Verdi. Ad emetterla il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica per l’ipotesi,  a vario titolo, dei reati di spaccio e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo di Piazza Verdi da giugno a novembre del 2022, hanno delineato un grave quadro indiziario sostanzialmente accolto nel provvedimento dall’Autorità Giudiziaria, che ha documentato la gestione di una piazza di spaccio operativa nell’arco delle 24 ore e con base operativa allo “Sperone”, popoloso rione del quartiere palermitano di Brancaccio. I Carabinieri hanno raccolto elementi su 3.738 cessioni di sostanze stupefacenti tra crack, cocaina, hashish e marijuana, stimando un giro d’affari  giornaliero pari a circa 8.000 euro. Nel corso delle attività sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa 93 assuntori di droghe.

L’attività investigativa, nel suo sviluppo, aveva già portato all’arresto in flagranza di 5 persone e al sequestro di considerevoli quantitativi di stupefacente, oltre che al rinvenimento di tre armi clandestine, una penna pistola e vario munizionamento per arma corta, sequestrati effettuati a carico di ignoti. È stato inoltre ricostruito il modus operandi dei presunti pusher, i quali avrebbero agito posizionandosi in un portico posto al di sotto di un complesso popolare, sprovvisto di illuminazione, in modo da agevolare l’attività illecita nelle ore serali e notturne.

L’attività di spaccio prevedeva l’utilizzo di un particolare stratagemma utile a nascondere lo stupefacente e ad eludere i controlli delle forze dell’ordine. La droga veniva infatti posta all’interno di contenitori in alluminio che, dopo essere stati agganciati a dei magneti con del nastro adesivo, venivano posizionati sotto autovetture o infrastrutture metalliche (scale, ringhiere ecc.) presenti nella piazza di spaccio, in modo da rendere ancora più difficili eventuali attività di polizia giudiziaria.

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