martedì, Marzo 18, 2025

Messina: sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano le Giornate FAI di Primavera

fai immagine

Nella Sala Senato dell’Università degli Studi di Messina presentate le iniziative previste per le due giornate FAI di primavera 2025.

Un appuntamento molto atteso, volto a presentare e mettere a disposizione dei cittadini, un immenso patrimonio culturale e paesaggistico che l’Italia possiede; una vera e propria testimonianza della storia del paese unica al mondo. Uno dei compiti che si è data FAI, è quello di raccontare e valorizzare la più grande collezione artistico culturale presente nel nostro paese. Una visita guidata in quei siti che normalmente sono inaccessibili che, grazie a FAI, sarà possibile conoscere ed apprezzare.

Guide d’eccezione alcuni studenti che dopo un adeguato studio ed approfondimento ad opera dei loro docenti, accompagneranno il pubblico durante le visite.

Presenti alla conferenza stampa Giovanna Spatari, Rettrice dell’università, Nico Pandolfino Capo delegazione FAI di Messina, Nico Pandolfino, Johnny Pizzimento Capitano di fregata della Marina Militare Italiana, Enzo Caruso Assessore alla Cultura del Comune di Messina e Carlo Matroeni Direttore del Parco Letterario Quasimodo.

A Messina, tre i siti che sarà possibile ammirare e visitare: Il Faro di Capo Peloro, la sede centrale dell’Università degli Studi con il Portale del Collegio dei Gesuiti e Il Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera.

Di seguito gli orari di accesso: Sede Centrale Università – dal Collegium ad UNIME; sabato 22 e domenica 23 marzo – mattina dalle ore 09:30 alle ore 13:30; pomeriggio dalle ore14:30 alle ore 18:00. Guida gli studenti del Liceo Scientifico “G. Seguenza”, Liceo Classico “F. Maurolico”, IIS “Minutoli-Quasimodo”, IIS “Verona Trento”, Liceo Statale “E. Ainis”; IC “Cannizzaro – Galatti”; IC “G. Catalfamo”; IC “G. Martino”; IC “G. Mazzini”; IC “G. Leopardi”, IC “E. Vittorini”, Liceo Classico “G. La Farina”, IIS “Antonello”.

Faro di Capo Peloro – Il Faro tra lo Jonio ed il Tirreno – sabato 22 e domenica 23 – mattina dalle ore 09:30 alle ore 13:00, pomeriggio dalle ore14:30 alle ore 17:00 – Solo su prenotazione. Guide gli studenti dell’IC “Pascoli Crispi”, IC “Paradiso” e IC “S. Francesco di Paola”.

Parco Quasimodo – Novità al Parco Letterario, tra le Carte di Quasimodo – sabato 22 e domenica 23 marzo; mattina dalle ore 10.00 alle ore 13.00; pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Guide gli studenti “dell’ISS Caminiti – Trimarchi” – Sede di Letojanni (ME).

La Rettrice Giovanna Spatari ha ricordato “il suo rapporto con le giornate FAI che hanno sempre rappresentato un appuntamento importante per immergersi e vivere nel patrimonio culturale e paesaggistico del territorio”. Da Rettrice, ha proseguito la Spatari, “ha voluto sottoscrivere una convenzione con FAI per programmare iniziative comuni testimoniando il ruolo centrale dell’Ateneo nel tessuto sociale”.

Il 22 e 23 marzo, ha aggiunto la Rettrice, “l’Università mostrerà i propri “tesori” ai cittadini, aprendo le porte dell’Ateneo sempre più punto di riferimento della città”. Concludendo, la Rettrice Spatari “ha rivolto un plauso particolare gli studenti di alcuni istituti scolastici cittadini che, mostrando impegno, dedizione e voglia di apprendere, si sono messi in gioco per fare da guida ai tanti visitatori”.

Nico Pandolfino nel suo ruolo di Capo Delegazione FAI di Messina, ha presentato “gli eventi collegati alle due giornate di primavera, soffermandosi sull’importanza storico culturale e paesaggistica delle tre location di Messina inserite quest’anno tra le mete ambite”. In particolare, ha detto Pandolfino, “la sede centrale dell’Università con l’Antico Portale dei Padri Gesuiti, sarà visibile grazie soprattutto alla convenzione che la Rettrice ha voluto sottoscrivere con la delegazione provinciale FAI”. Interessanti e dal grande fascino ha concluso il Capo Delegazione Pandolfino, “gli altri due siti: il Faro di Capo Peloro e il Parco Quasimodo ognuno con la sua storia e la sua valenza storica e culturale”.

Il comandante Johnny Pizzimento ha presentato “il Faro di Capo Peloro che fa parte dei 36 fari presenti in Sicilia. A luce verde, si accende ogni sera a intervalli regolari; il suo fascio copre 38 chilometri di mare ed è fondamentale per le navi in transito”. Il comandante Pizzimento ha spiegato “la forma ottagonale della torre, alta 37 metri; per raggiungere la terrazza e ammirare lo scenario dello Stretto guardando il faro di Punta Pezzo a Scilla con il quale “dialoga”, occorre salire 152 scalini”.

Pizzimento ha parlato del “rapporto uomo-faro, cambiato negli anni; una volta l’uomo farista, insieme alla sua famiglia si prendeva cura del faro adesso, la tecnologia ha cambiato questo rapporto in quanto, ha sostituito alcune attività una volta di esclusiva pertinenza dell’operatore custode”. Non è mutato però, ha concluso il comandante della Marina Militare, “il fascino che questa torre trasferisce ai suoi visitatori”.

Il direttore del Parco Letterario Quasimodo Carlo Matroeni, ha “illustrato le bellezze presenti nella struttura dedicata al premio Nobel Quasimodo che, in occasione delle giornate FAI, farà ammirare ai visitatori, alcuni dei documenti più importanti e rari, non visibili in altre occasioni; in particolare l’agendina del poeta acquisita solo un mese fa, donata dal figlio Alessandro Quasimodo”.

Ancora, ha affermato Mastroeni, “sarà visibile la “laurea Honoris Causa” assegnata dall’allora Rettore dell’Università Salvatore Pugliatti, al poeta Salvatore Quasimodo dopo il conferimento del Premio Nobel”.

Il Parco Quasimodo è stato fondato dai fratelli Mastroeni e si avvale della collaborazione dei Alessandro Quasimodo figlio del poeta. La particolarità del parco è la sua location infatti, si trova nella vecchia stazione ferroviaria di Roccalumera in ricordo della professione del padre di Salvatore Quasimodo che era una ferroviere. Ci sono cinque vagoni ferroviari merci che sono stati adattati e trasformati in treno-museo.

Per raggiungere domenica 23 marzo il Parco Quasimodo, il capo delegazione FAI Nico Pandolfino “ha annunciato l’utilizzo del treno, a seguito della chiusura della tratta autostradale; un modo meno formale e sicuramente più rilassante e soprattutto in tema proprio con la location del Parco”.

Infine, Enzo Caruso assessore alla cultura del comune di Messina da docente, “ha voluto dare merito agli studenti che sono stati coinvolti in questo grande momento culturale, testimonianza dell’amore per lo studio e per la propria città”. L’amministrazione comunale, ha concluso Caruso, “condividendo le iniziative del FAI, saprà presente con le proprie partecipate che forniranno tutta la collaborazione necessaria per la migliore riuscita dell’iniziativa”.

 

Facebook
Twitter
WhatsApp