E’ definitivamente tramontato il progetto di realizzazione della strada a scorrimento veloce Patti-Taormina, al momento ferma poco sotto la frazione Colla Maffone di Librizzi? Sulla possibilità che questa concreta iniziativa di sviluppo per tutto il territorio svanisca definitivamente è intervenuto l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza di Patti Mauro Aquino.
Da ex amministratore e da cittadino ha ribadito di provare frustrazione e rabbia, in quanto ha sempre creduto con forza e determinazione a questo progetto e con i sindaci di Montagnareale, Librizzi e San Piero Patti si era attivato a più riprese; gli sforzi di allora culminarono nella messa in esercizio del secondo lotto e al finanziamento del terzo lotto fino a San Piero Patti.
Aquino aveva anche proposto all’ex presidente della Regione Nello Musumeci, nell’ottica del contenimento dei costi dell’opera, una modifica del tracciato, ritenendo sufficiente arrivare alla strada statale 116, tra Polverello e Santa Domenica Vittoria, per proseguire poi verso Randazzo e così alla scorrimento veloce per Bronte e Paternò, collegando, con tempi assai più contenuti degli attuali, il territorio del comprensorio pattese con l’aeroporto Fontanarossa e l’Etna.
I costi dell’opera sarebbero stati più che dimezzati e i benefici enormi: arrivare in aeroporto in poco più di un’ora e collegare il territorio con il comprensorio turistico dell’Etna. Aquino si è chiesto se davvero quest’opera, occasione irrinunciabile per la crescita turistica ed economica del comprensorio, non si farà più.
“Possibile che tutto ciò stia accadendo nel silenzio più assordante proprio del territorio che avrebbe beneficiato di quest’opera? Possibile che il sindaco di Patti, assieme agli altri sindaci, non dica nulla? Non faccia il diavolo a quattro chiamando a raccolta il Sindaco Metropolitano e la deputazione nazionale e regionale, inchiodandoli alle loro responsabilità e impegnandoli in un progetto di sviluppo per un intero territorio?”
Queste le domande dell’ex sindaco, pronto a ribadire di non volersi rassegnare e a portare avanti e combattere una battaglia utile, giusta e indispensabile per la comunità pattese e per quelle vicine. Aquino da qui continuerà a sollecitare, a scrivere, parlare, tentare di convincere e spera che, anche se con colpevole ritardo, anche chi oggi rappresenta la comunità pattese vorrà essere in prima linea.