sabato, Marzo 29, 2025

San Piero Patti: al Tar l’occupazione dei terreni per l’intervento di consolidamento del centro abitato fra località Torre e Margi

San piero Patti

Proseguirà davanti al Tar di Catania la causa tra un privato, rappresentato dall’avvocato Alberto Barbera ed il Commissario del Governo contro il dissesto idrogeologico della Sicilia. Poichè il 10 marzo scorso è stata depositata agli atti copiosa documentazione, si è reso necessario compiere le opportune verifiche e poi celebrare l’udienza nel merito il 2 ottobre prossimo. Il privato ricorrente è proprietario di un terreno di 870 metri quadrati in località Torre del comune di San Piero Patti. Nel maggio 2018 il comune notificò l’avvio del procedimento per il vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità per le opere di consolidamento del centro abitato fra località Torre e Margi.

Il progetto esecutivo fu finanziato nel giugno successivo dal Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della Sicilia per l’importo di oltre 7.700.000,00 euro. Nel 2020 fu autorizzata l’occupazione anticipata d’urgenza per 5 anni dei terreni fra cui una porzione di 795 metri quadri su un totale di 870 di proprietà del ricorrente.

Nel 2021 il comune di San Piero Patti, per conto del Commissario del Governo contro il dissesto idrogeologico della Sicilia, ha proceduto all’immissione in possesso di parte del terreno in località Torre; il procedimento però non si è concluso con l’emissione del decreto di esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità, essendo scaduti i termini, determinando l’illegittimità dell’occupazione dei terreni del ricorrente. Inutili si sono rivelati i tentativi da parte del proprietario di ottenere le proprie ragioni.

Nel luglio dello scorso anno il comune, sempre per conto del Commissario del Governo contro il dissesto idrogeologico della Sicilia, notificò al proprietario un decreto regionale sulla rideterminazione dell’indennità di esproprio definitiva, per espropriare l’intera porzione di 870 metri quadrati.

Ma poiché, mancando un decreto di esproprio definitivo, la proprietà rimane in capo all’originario proprietario, alla luce di questo l’avvocato Alberto Barbera, per conto del proprietario ricorrente, ha formulato al Tar alcune richieste: verificato che l’intervento di consolidamento è stato realizzato interamente, trasformando irreversibilmente il terreno, occupato a tutt’oggi illegittimamente, vista l’assenza del decreto di esproprio, da qui la richiesta al Tar perché i terreni vengano restituiti, previa riduzione in pristino e a risarcire il danno o in alternativa che si proceda all’acquisizione degli immobili.

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