Balzo in avanti della Sicilia nella gestione dei rifiuti differenziati: nel 2023, secondo l’ultimo rapporto Ispra, la Regione cresce di quasi quattro punti percentuali, arrivando al 55,2% di raccolta differenziata.
Nel 2023 aumentano anche i contributi di CONAI ai Comuni della Regione per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, come previsto dall’Accordo ANCI-CONAI vigente: circa 48 milioni di euro, in crescita rispetto ai quasi 46 del 2022.
Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi. Viene così messo in luce il cambio di passo della regione siciliana, che pur restando in fondo alla classifica per la raccolta differenziata tra le Regioni Italiane sta migliorando.
Il totale dei rifiuti di imballaggio sottratti alla discarica e conferiti a CONAI dai Comuni siciliani, nel 2023, è di 275.701 tonnellate.
Un quantitativo in flessione, rispetto alle oltre 315.706 tonnellate conferite nel 2022 al Consorzio Nazionale Imballaggi, che è sussidiario al mercato: interviene quindi solo quando il mercato, da solo, non riesce ad avviare a riciclo gli imballaggi giunti a fine vita.
CONAI registra questa flessione sugli imballaggi conferiti ai Consorzi di filiera, ma non è sinonimo di performance meno soddisfacenti. L’aumento nei corrispettivi versati dai Consorzi del sistema CONAI ai Comuni ne è una prova. Probabilmente è un segnale del fatto che anche la qualità delle raccolte differenziate è migliorata, non solo la quantità.
Guardando agli ultimi dati Ispra, la provincia più virtuosa rimane quella di Trapani, che differenzia quasi il 78% dei suoi rifiuti. Segue Ragusa, la cui percentuale supera il 69%. Medaglia di bronzo nella differenziata alla provincia di Enna: la sua raccolta differenziata complessiva sfiora il 66%.
Articolo di Dalila Grimaldi