Natasha Anatra, 28 anni di Barcellona Pozzo di Gotto, è stata insignita nei giorni scorsi di un importante premio che riguarda i giovani talenti creativi nell’ambito della pubblicità, comunicazione e marketing.
”Giovani Leoni” è il signature contest di ADCI, l’Art Directors Club Italiano che ogni anno seleziona i talenti emergenti Under30 nel mondo della pubblicità, comunicazione e design.
Il concorso, aperto a talenti di agenzie e freelance, ha visto le giovani coppie sfidarsi per ideare e produrre nei consueti tempi ristretti che caratterizzano il format (24/48 ore), una soluzione creativa a un brief di carattere sociale. Quest’anno le Onlus coinvolte sono state Cecos, Fondazione Sylva, Medici del Mondo, Moov-it,con la volontà di toccare tematiche come quelle relative a infertilità, riforestazione, accesso alle cure e malattie neuro- degenerative.
Giovani Leoni 2025 ha registrato la più alta partecipazione di sempre, con 375 lavori candidati da tutta Italia e durante la serata sono state premiate le coppie vincitrici nelle quattro categorie in gara: Print, Film, Digital e Design.
Natasha, copywriter, siciliana d’origine, ma da anni residente al nord per lavoro, ha partecipato alla categoria Film, insieme ad Emanuela Gein Lombardi, entrambe dell’agenzia LePub.
Hanno presentato “Alberi Bastardi”, per Fondazione Sylva, venendo premiate per l’ironia e la creatività.
“Il lavoro che ha vinto – hanno scritto dalla giuria – ha fatto un utilizzo molto intelligente dell’ironia. Un film irriverente che si presta bene anche a vivere sui social e la coppia che ci ha lavorato è stata sicuramente un po’ sfacciata e molto coraggiosa. L’augurio è che poi questo coraggio se lo portino dietro per affrontare la sfida internazionale a Cannes”.
Le coppie vincitrici rappresenteranno l’Italia durante la competizione internazionale “Young Lions Competition”, che si tiene annualmente nella cornice del Cannes Lions Festival, dal 16 al 21 giugno.
“È un progetto – dichiarano le autrici Natasha ed Emanuela – che ci rappresenta moltissimo e ci siamo divertite tantissimo lavorando a questo film. Speriamo si diverta anche chi guarderà il prodotto finito: il target è la Gen Z, la generazione che si prende meno sul serio e che capisce perfettamente un codice comunicativo ironico come quello che abbiamo usato”.