martedì, Aprile 1, 2025

Barcellona – “Tratteneva i soldi delle estorsioni”, si fa luce sull’omicidio Perdichizzi dopo 12 anni: due arresti

d488b052-84f7-475b-a28d-31e512f9de5d

Giovanni Perdichizzi fu ucciso nel 2013 a Barcellona Pozzo di Gotto perché tratteneva per sé una parte delle estorsioni del clan dei “Barcellonesi”, secondo gli inquirenti. Operazioni stamattina tra la provincia messinese e di Siena da parte dei carabinieri del Ros: due gli arrestati, con il supporto del Comando provinciale dei carabinieri di Messina.

L’omicidio, interno alla famiglia mafiosa in azione a Barcellona e nella fascia tirrenica, avvenne l’1 gennaio 2013. Fondamentale l’apporto dei collaboratori di giustizia, alcuni recenti, con riscontri nelle indagini.

Perdichizzi era considerato referente dei “Barcellonesi”, che operava nel quartiere San Giovanni, con l’incarico di tenere la cassa dell’associazione. In particolare, i proventi delle estorsioni. Ora il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina – Direzione distrettuale antimafia (Dda), ha disposto il carcere per i due indagati. L’accusa è di concorso in omicidio premeditato, oltre che concorso nel porto illegale in luogo pubblico di un’arma da sparo. Il tutto con l’aggravante mafiosa: articolo 416 bis del Codice penale.

Perdichizzi, 41 anni, si trovava in un bar di piazza Sant’Antonino il 1º gennaio 2013, quando un killer a volto coperto ed armato di fucile a canne mozze gli ha sparato in pieno volto, per poi fuggire con un complice che lo attendeva fuori, su una motocicletta. Le indagini di erano concentrate subito sul regolamento di conti.

L’ipotesi della matrice mafiosa, suffragata anche dalle modalità del delitto, è quella ritenuta più probabile dagli investigatori.

Facebook
Twitter
WhatsApp