mercoledì, Aprile 2, 2025

San Filippo del Mela: realizzazione nuova infrastruttura di rete, il Tar “stoppa” un provvedimento comunale

San Filippo del Mela

E’ stato annullato il provvedimento del 9 luglio 2024 del comune di San Filippo del Mela, con il quale fu rigettata la richiesta di Inwit spa per l’autorizzazione unica utile alla realizzazione di una nuova infrastruttura per telecomunicazioni. Così hanno deciso i giudici della prima sezione del Tar di Catania.

Inwit spa, rappresentata dall’avvocato Edoardo Giardino ha presentato ricorso contro la Regione Siciliana, l’Arpa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri Economia e Finanze, Imprese e del Made in Italy e Invitalia e contro il comune di San Filippo del Mela, rappresentato dall’avvocato Guido Barbaro.

La vicenda risale al 28 giugno 2022, quando Infratel aggiudicò alla Inwit, mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese costituito con Tim e Vodafone, il bando per la concessione di contributi pubblici nell’ambito del piano “Italia 5G” per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete. Il bando prevede la realizzazione entro il 2026, di nuovi siti radiomobili 5G, rilegati in fibra ottica, nelle aree a fallimento di mercato tra cui il territorio di San Filippo del Mela, finanziati con i fondi del PNRR.

Il 27 gennaio 2023 Inwit e Vodafone Italia presentarono istanza congiunta per un’infrastruttura di rete in via Mascagni. Il 24 febbraio successivo, il comune comunicò i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza richiamando il regolamento comunale e ravvisando il collocamento dell’impianto a distanza inferiore a 200 metri da alcuni siti sensibili. Inwit contestò queste valutazioni, ma il comune, il 5 aprile successivo rigettò la richiesta di autorizzazione alla realizzazione dell’infrastruttura. Da qui il ricorso al Tar.

Già alla fine del 2023 il Tar aveva accolto il ricorso disponendo l’annullamento del regolamento comunale e del provvedimento di diniego e visto che il comune non fece nulla, Inwit, il 25 marzo 2024 autocertificò il perfezionamento del silenzio assenso, comunicando l’inizio dei lavori. Il 9 luglio il comune dispose l’annullamento in autotutela.

Per il Tar l’iniziativa di Inwit non può essere considerata come quella di un qualsiasi operatore economico, perchè agisce come soggetto attuatore di un progetto pubblico, perseguendo l’interesse generale alla copertura della rete 5G nelle “aree a fallimento del mercato”, che altrimenti rimarrebbero scoperte. Per il resto, il sito scelto da Inwit è ad una distanza superiore ai 100 metri dalle aree sensibili entro la quale vige il divieto assoluto di installazione degli impianti ai sensi dell’articoli 8 e 9 del regolamento comunale.

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