Oltre 100 comparse, un lavoro di tanti altri, che hanno realizzato le scenografie, fornito oggetti e materiali, ritoccato gli abiti realizzati a suo tempo da sei sarte che, nel giro di poco, riuscirono ad allestirne più di 80 a beneficio della rappresentazione, la collaborazione tra parrocchia, comune e Circolo Anspi.
Questa, in estrema sintesi, la Via Crucis Vivente, realizzata domenica scorsa a Raccuja dalla Parrocchia Santa Maria di Gesù e dal comune di Raccuja con la collaborazione del Circolo Anspi e il patrocinio della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana. Un evento che è stato dedicato ai compianti Padre Domenico Tuccio ed Emilio Carullo. Il tratto distintivo della storica Via Crucis di Raccuja è stata l’interpretazione interamente recitata di ogni scena. Il coinvolgimento delle comparse e di numerosi interpreti principali che ha permesso di ricreare un’atmosfera intensa e profondamente realistica.
Il borgo di Raccuja si è trasformato in uno straordinario set naturale, con i giardini, piazze, vie e scalinate opportunamente allestiti per diventare scenari suggestivi delle stazioni della Via Crucis. Il percorso, articolato lungo i principali siti di interesse storico e culturale del paese, ha permesso di integrare i luoghi più significativi all’interno delle scene principali, conferendo ulteriore valore artistico e culturale all’evento. Si è partiti, a differenza dagli scorsi anni, quando si iniziava con la presenza di Gesù nell’Orto degli Ulivi, con l’Ultima Cena di Gesù nell’incantevole scenario della Chiesa di San Sebastiano, proseguendo con l’Orto degli Ulivi e la drammatizzazione delle altre stazioni della via crucis lungo le vie del paese e nei suoi punti più suggestivi.
Il sagrato della Chiesa Madre si è trasformato nel Sinedrio, piazza XXV Aprile nel Pretorio di Pilato, piazza del Popolo nel luogo dell’incontro con Maria e piazza Castello scelto per l’incontro con le donne Pie. La rappresentazione ha raggiunto il culmine nello scenario unico e suggestivo del quartiere San Marco dove è stata rappresentata la crocifissione e morte di Gesù. La novità di quest’anno è stata l’aggiunta di nuovi personaggi, tra cui il Diavolo e di una scena per la deposizione di Gesù dalla croce, il sepolcro e la resurrezione.
Foto di Natale Arasi