L’assessorato regionale della salute ha comunicato al direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì il nulla osta alla temporanea esternalizzazione del servizio di pronto soccorso dell’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto.
Difatti, in una missiva inviata ieri in risposta alla richiesta di autorizzazione avanzata dal direttore generale, il dipartimento di pianificazione strategica dell’assessorato regionale della salute ha chiarito che il Dl n. 34/2023 ha rimesso all’autonomia gestionale di ciascuna azienda la possibilità di acquisire all’esterno le attività sanitarie necessarie per fronteggiare una grave carenza di personale, senza necessità di autorizzazione assessoriale preventiva.
“Ciò significa che, qualora andasse deserto anche l’ultimo bando pubblicato dall’Asp di Messina per il reclutamento di personale medico, ha dichiarato il sindaco Giuseppe Calabrò, l’Azienda potrà comunque procedere senza ritardo ad attivare quella “… iniziativa che possa consentire la celere riapertura del pronto soccorso del P.O. “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto, senza a tal fine trascurare alcuna ipotesi o modello organizzativo, anzi prendendo in debita considerazione anche le esperienze, indubbiamente innovative, che a tal fine sono state percorse in altre regioni, e quelle attivate nella stessa Regione Siciliana, nonché anche da codesta ASP, per altri servizi al fine di assicurare all’utenza le necessarie condizioni di accesso all’offerta sanitaria pubblica” che ho auspicato come strumento estremo necessario per riattivare urgentemente il servizio di pronto soccorso a tutela della salute dei cittadini nella nota che lo scorso 14 marzo ho inviato – sostenuto dai sindaci del distretto socio-sanitario 28 – al direttore generale dell’Asp, al Presidente della Regione e all’assessore regionale della salute.
Il ricorso all’esternalizzazione comunque non può che essere una soluzione temporanea, ha concluso il primo cittadino e resta l’obiettivo che la funzionalità del “Cutroni Zodda” quale ospedale di base del comprensorio – e l’area dell’emergenza-urgenza in particolare – sia assicurata in tutte le sue specializzazioni e con personale in regime pubblicistico.
“In questa fase l’Asp potrà ricorrere all’unico strumento attualmente utilizzabile per riaprire il pronto soccorso, così come ho personalmente sollecitato in Commissione Sanità. Nei giorni scorsi, ha ribadito il deputato regionale Pino Galluzzo, avevo sottolineato che dall’assessorato regionale guidato da Daniela Faraoni erano in corso interlocuzioni approfondite con l’Asp per risolvere prima possibile questo grande problema. Il traguardo ora sembra intravedersi, tuttavia l’iter richiederà il suo tempo e pertanto non abbasserò la guardia, anzi continuerò a monitorare con grande attenzione il percorso che dovrà portare alla riapertura del pronto soccorso. Ribadisco che dovremmo sforzarci tutti di anteporre alle polemiche un impegno sinergico, ciascuno per la propria parte e nell’interesse comune dei cittadini/pazienti.”