“Rallegrarsi per una “rinascita” del Cutroni Zodda tramite l’intervento dei privati significa esplicitare un disegno politico che si era già palesato: togliere competenze al pubblico per permettere a pochi privati di fare affari. Sulla salute dei cittadini.” Così il Movimento Città Aperta all’annuncio sulla esternalizzazione del servizio del pronto soccorso all’ospedale “Cutroni-Zodda”.
Depotenziamento, chiusura, incertezza e disagio. In questi ultimi anni, ma il problema come è noto ha radici ormai lontane nel tempo, il “Cutroni Zodda” ha subito una serie di colpi assestati da una politica che sempre di più rende evidenti le proprie priorità, prosegue la nota del movimento. Oggi ne abbiamo avuto chiara notizia. Dovremmo rallegrarci, dimostrare soddisfazione per la soluzione proposta? Esternalizzare il servizio del pronto soccorso, anche se temporaneamente, non può che suscitare ulteriore rabbia e scoramento nella cittadinanza.