Assoluzione dal reato di bancarotta fraudolenta e da violazioni finanziarie per l’imprenditore barcellonese Immacolato Bonina; condanna a 3 anni per distrazione di beni mobili di poco valore e risarcimento dei danni, collegata a risorse impiegate per i biglietti delle partite del Basket Barcellona. Per l’ultima condanna, ovviamente, alla lettura delle motivazioni, come ha commentato il difensore dell’imprenditore, l’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, se ne discuterà in appello, seppur si evidenzia come Bonina sia stato già assolto dai reati più gravi e cioè soprattutto la bancarotta fraudolenta per il fallimento della società CSRS spa. Questi i verdetti emessi dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Il Pm aveva chiesto la condanna a 6 anni di reclusione.
Il fatto non sussiste per la bancarotta fraudolenta e lo stesso per altre contestate violazioni finanziarie, riconoscendo come l’imprenditore si stesse adoperando per dare un seguito a quanto stabilito nel piano concordatario.
Di contro la condanna a 3 anni riguarda beni che sono stati riconosciuti di poco valore e poi l’acquisto di biglietti per le partite della squadra di basket, che venivano dati in omaggio, secondo una promozione commerciale dell’azienda e che era stata formalizzata nei documenti contabili. Ovviamente la difesa non ha potuto che essere soddisfatta per l’assoluzione dai reati più gravi, fiduciosa che in appello anche quelli residui possano essere neutralizzati.
Bonina, nel dicembre dello scorso anno, è stato assolto dai giudici della Corte d’Appello di Messina, che hanno accolto la tesi dell’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, ribadita in tutti i gradi di giudizio; si riferiva al fatto che Bonina non fosse stato l’artefice del contratto di solidarietà con alcuni dipendenti, ma che l’iniziativa fosse stata avviata dai sindacati e che l’imprenditore fosse stato solo parte in quella vertenza.
