Archiviata l’inchiesta della Guardia di Finanza su presunte irregolarità nelle pubbliche forniture di acqua potabile destinata al Comune di Lipari, che si sarebbero consumate dal 2016 al 2021.
Nel registro degli indagati della Procura di Barcellona PG, a vario titolo, per le ipotesi di frode in contratti e truffa aggravata ai danni dello Stato, erano state iscritte 44 persone fisiche, tra cui spiccavano i nomi dell’ex sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, l’ex vice sindaco e assessore al servizio idrico Gaetano Orto, il dirigente del III settore Mirko Ficarra, il capo della Protezione civile regionale Salvatore Cocina. Indagata quale persona giuridica la società armatrice “Marnavi Spa” di Napoli, che trasportava l’acqua con le navi cisterna nell’arcipelago eoliano. Secondo l’accusa la Marnavi, con la complicità di amministratori locali, dirigenti e funzionari comunali e regionali e la compiacenza di ditte locali, avrebbe fatto risultare sulla carta di rifornire le vasche che alimentano l’acquedotto delle Eolie con quantitativi maggiori di acqua rispetto a quelli realmente forniti.
Il danno economico stimato era di oltre 550 mila euro. Il decreto, firmato dal gip di Barcellona Giuseppe Caristia, ha chiuso definitivamente il procedimento penale, richiamando di fatto la richiesta d’archiviazione avanzata dalla stessa Procura. Nell’ambito dell’inchiesta erano state chieste misure cautelari per 15 persone che furono però rigettate. Il Tribunale del Riesame aveva rigettato l’appello proposto dalla Procura, motivando che non vi erano elementi indiziari tali da poter applicare la misura cautelare. Sull’archiviazione arriva la nota, amara, dell’ex sindaco Marco Giorgianni.
“Nessun reato, nessuna illegalità, nessuna negligenza, nessun abuso mi sono stati addebitati, né a me, né a tutti coloro che erano stati ingiustamente coinvolti nell’indagine, tutte persone che durante il mio mandato hanno operato con diligenza nel settore idrico nell’interesse dell’ente e del territorio, sempre nel più integerrimo rispetto della legge. Ricordo pure – aggiunge Giorgianni – “che sullo stesso argomento, in passato ero stato sottoposto ad un procedimento della Corte dei Conti, conclusosi anche quello con la piena assoluzione, la sentenza della Corte dei Conti sancisce: “Nessuna cattiva gestione da parte del Sindaco”. Non ho molto da aggiungere – dice – se non che questo rende giustizia a chi come me ha sempre operato, tra tante tante difficoltà, nell’interesse della propria comunità e dell’ente che rappresentava. Un’ultima considerazione desidero rivolgere a chi, anche all’interno dell’ente, ha veicolato, a volte sotto traccia a volte esplicitamente, il messaggio che durante la mia amministrazione, su questo argomento vigeva l’illegalità. Mi aspetto delle scuse, confido nella loro onestà intellettuale.” Conclude l’ex primo cittadino.