Ordinanza di sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico per Samuel Scaffidi Fonte, 22 anni, che lo scorso 24 dicembre era stato arrestato dalla Polizia di S. Agata di Militello, insieme alla compagna, dopo che nell’abitazione della coppia erano stati trovati oltre 250 gr di cocaina e 26 di hashish a seguito di perquisizione.
Il GIP, all’udienza di convalida dell’arresto, aveva disposto per lui gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il giovane, nonostante la misura, lo scorso 24 febbraio era stato condotto in carcere a Barcellona PG, su richiesta della Procura di Patti e disposizione del GIP, perché accusato aver violato la misura dei domiciliari per essersi allontanato dalla propria abitazione e di aver anche tentato il furto di un’automobile, danneggiandola.
Su istanza del legale di fiducia del 22enne, l’avvocato Rosario Di Blasi, il GIP del Tribunale pattese, Andrea La Spada, ha ritenuto che, trascorsi due ormai mesi in cui il 22enne è stato sottoposto alla misura di massimo rigore, sarebbero ora attenuate le esigenze cautelari a suo carico, vista anche la giovane età dell’indagato. Per questo motivo il giudice, in accoglimento dell’istanza, ha disposto ora la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.