lunedì, Aprile 28, 2025

Capo d’Orlando – Il 2 maggio un convegno che porta il comune al centro della ricerca oncologica, organizzato dal Prof. Mazzone

Capo d'Orlando

Un appuntamento che unisce medicina, ricerca scientifica e impegno istituzionale: il prossimo 2 maggio, alle ore 18, il Teatro allo Scalo di Capo d’Orlando ospiterà il convegno “Oncologia e Servizio Sanitario Nazionale: i dati Istat su Capo d’Orlando e le sfide per il futuro”. Un’occasione unica per fare luce sull’andamento delle patologie oncologiche nel territorio messinese, attraverso i numeri e le riflessioni emerse da uno studio approfondito e basato su dati ufficiali Istat.

L’iniziativa è frutto del lavoro ideato da Antonino Mazzone, medico internista, ex presidente della Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) e attualmente direttore del Dipartimento medico dell’Asst Ovest Milanese. Mazzone, originario proprio di Capo d’Orlando, sarà anche il coordinatore dei lavori del convegno.

Al centro dell’incontro, la presentazione dei dati raccolti tra il 2014 e il 2021 nel comune di Capo d’Orlando, elaborati e discussi da Federica Cristiano, autrice dello studio realizzato in collaborazione con l’Istat e vincitrice di una borsa di studio messa a disposizione da Coop Servizi Sociali.

“Le notizie sono buone, ma ancora top secret”, ha anticipato Mazzone all’Adnkronos Salute, accendendo l’interesse verso un’analisi che si annuncia di forte impatto.

A impreziosire la serata, la presenza di illustri ospiti e relatori: Daniela Faraoni, assessore regionale alla Salute della Sicilia; Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale; Lorenzo Maffioli, direttore generale dell’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori Irst Irccs di Meldola; Antonio Parenti, direttore della salute pubblica e sicurezza sanitaria presso la Commissione Europea; e Giuseppe Sindoni, dirigente Istat per la cybersicurezza.

A moderare gli interventi saranno i giornalisti Giuseppina Paterniti (già direttrice del TG3) e Marco Lanza (ex La7), assicurando una conduzione attenta e chiara anche per il grande pubblico.

Lo studio, spiegano i promotori, rappresenta “un contributo significativo al dimensionamento epidemiologico delle patologie oncologiche, utile a comprendere l’evoluzione del fenomeno e a orientare strategie sanitarie future”.

Un’analisi che parte da Capo d’Orlando, ma guarda lontano, proponendosi come modello replicabile su scala nazionale.

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