martedì, Aprile 29, 2025

Messina, operazione antidroga “Dianamite”: condanne per oltre 360 anni di carcere in abbreviato

Tribunale di Messina
Tribunale di Messina

Si chiude con 52 condanne il processo di primo grado in abbreviato relativo all’operazione “Dinamite” che svelò i traffici e lo spaccio di droga da Messina fino alla costa tirrenica della provincia e sfociata lo scorso 25 giugno nell’esecuzione di 112 misure cautelari. L’operazione dei carabinieri coordinata dalla Dda di Messina aveva disarticolato 4 organizzazioni criminali dedite al narcotraffico e collegate a strutture criminali calabresi e soggetti attivi in Campania, Lombardia, Spagna e Olanda. 55 gli imputati alla sbarra, che hanno scelto il rito alternativo, con reati contestati a vario titolo di associazione finalizzata alla detenzione, traffico, coltivazione e cessione di stupefacenti, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valoriporto abusivo ed alterazione di armi, estorsione altri reati.

La condanna più pesante a 15 anni e 6 mesi di reclusione inflitta a Giuseppe Castorino, poi quella ad 11 anni e 4 mesi ad Antonio Strangio. Le altre condanne vanno da 10 anni di carcere a 6 mesi, inflitti a Carmelo Barile a titolo però di aumento della pena su precendete condanna per reati dello stesso tipo. Assolti, invece, Alessio Abate e Roberto Galati Giordano “per non aver commesso il fatto” per l’unico capo di imputazione a loro carico. Per uno degli imputati condannato ad un anno di reclusione concesse la sospensione condizionale della pena e non menzione. Il Gup Claudia Misale ha dichiarato, inoltre, il non doversi procedere per incapacità irreversibile per Francesco Pelle.

Assoluzioni parziali per alcuni capi di imputazioni perché il fatto non sussiste per Graziano Castorino, Giuseppe Castorino, Rosario Abate e Antonio Strangio; e per Giuseppe Lo Cascio Giuseppe Costanzo Zammataro, Gianluca Torrini, Grazia Minutoli Giuseppe Gangemi per non aver commesso il fatto.

Interdizione legale per la durata della pena e interdizione perpetua dai pubblici uffici per 44 degli imputati; per altri 3 disposta l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

Per Rosario Abate, Alex Arrigo, Gioacchino Cananzi, Giuseppe Castorino, Giuseppe Cangemi, Domenico Milanese, Maurizio Papale, Maurizio Savoca e Antonio Strangio disposta anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni.

Nel processo sono stati impegnati gli avvocati Pietro Ruggeri, Cinzia Panebianco, Ignazio Panebianco, Salvatore Silvestro, Gianmarco Silvestro, Alessandro Billè, Alessandro Trovato, Giorgio Italiano, Maristella Bossa, Carlo Autru Ryolo, Giuseppe Bonavita, Pietro Luccisano, Pietro Fusca, Antonello Scordo, Rita Pandolfino, Giovanni Mannuccia, Carmine Verde, Gregorio Cacciola, Laura Todaro, Gabriele Lombardo, Alberto Ferraù, Sandro Pruiti, Salvatore Cipriano, Dario Cocivera, Giuseppe Zangari.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 60 giorni.

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