Clima esasperato e tensione questa mattina a Milazzo, ai cancelli della Raffineria. I lavoratori hanno deciso di attuare uno sciopero ad oltranza dopo la notizia del rinvio dell’incontro programmato per oggi tra sindacati e rappresentati dell’azienda e di Confindustria. La riunione era stata convocata per discutere il rientro in attività di circa 600 lavoratori dell’indotto.
«Un disimpegno dell’ultima ora che sorprende, un fatto gravissimo che strappa una lunghissima e consolidata stagione di corrette e proficue relazioni industriali», hanno dichiarato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi. L’incontro annullato era stato un impegno assunto al termine della riunione organizzata dai sindaci di Milazzo e di S. Filippo del Mela per affrontare la situazione drammatica di centinaia di lavoratori dell’indotto della Raffineria per la mancata ripresa dell’attività a causa del pesante taglio degli investimenti deciso dalla Ram.
Cgil, Cisl e Uil Messina investiranno della situazione il Prefetto di Messina e la Regione Sicilia ritenendo «grave la crisi che si è creata» e ritenendo che «sia arrivato il momento della chiarezza e delle assunzioni di responsabilità».
«Come è stato ben chiaro a margine dell’incontro convocato dai sindaci di Milazzo e S. Filippo del Mela – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi – lo stato di esasperazione di tanti lavoratori è arrivato ad una soglia altissima e non si può continuare a non dare loro risposte chiare ed immediate. Così come, del resto, era stato l’impegno assunto da tutti appena 24 ore fa».