È online su YouTube il video di “Bona crianza”, il nuovo singolo del cantautore orlandino Marco Corrao, che anticipa l’uscita dell’album “Pietre su pietre” prevista per il 3 giugno.
Il brano fa parte della colonna sonora di “Diario di Tonnara”, un fortunato docufilm edito dall’Istituto Luce Cinecittà, sulle tonnare siciliane e sarde con al regia di Giovanni Zoppeddu. La canzone, scritta e interpretata da Marco Corrao, il cui clip è un video d’animazione, realizzato dallo stesso regista del film, da oggi è su YouTube.
Il brano, proposto in una versione inedita, anticipa il nuovo album del cantautore siciliano, dal titolo “Pietre su pietre” (Maremmamo Records/Ird), la cui uscita – spostata a causa dell’emergenza sanitaria mondiale – è prevista per il 3 giugno prossimo.
La canzone, come il film, racconta la vita e i riti dei “tonnaroti” che lavoravano nella tonnara di Bonagia (Trapani); parla di un mestiere antico ed ecosostenibile e delle preghiere del Rais che con “bona crianza” (ovvero con rispetto ed educazione) pregava il mare e chiedeva scusa ai tonni prima della mattanza. In particolare il brano si rifà alla figura di Momo Solina, capociurma carismatico, rispettato e amato, morto nel 2007 all’età di 88 anni. Un’ icona, per molti “l’ultimo grande rais” della Tonnara di Bonagia.
“Diario di Tonnara”, in selezione ufficiale al Festival del Cinema di Roma 2018, ha raccolto numerosi riconoscimenti nei festival italiani ed è ancora programmato nei circuito cinematografico d’essai.
L’ALBUM ‘PIETRE SU PIETRE’
‘Pietre su pietre’ è il terzo album da solista di Marco Corrao. Il titolo vuole evocare l’immagine della costruzione del sentiero di una vita, una pietra dopo l’altra. Così nell’album si alternano storie e percorsi di vita, autobiografici o raccontati. Nove canzoni originali, di cui otto inedite, i cui testi, tutti firmati da Corrao, sono a volte ermetici e interpretativi, a volte semplici e diretti. Il tutto è ambientato in Sicilia, terra amata ed odiata, ricca di forti contrasti, madre severa con chi la abbandona e forse ancor più severa con chi rimane.
La produzione artistica e dello stesso Corrao con Ottavio Leo. Insieme i due firmano anche le musiche dei brani, caratterizzate da atmosfere riverberate, elettronica e armonie semplici. Un concetto stilistico prettamente legato al mondo dell’altfolk americano e canadese con qualche incursione nel panorama British. Chitarre elettriche distorte, tremoli, riverberi, effetti anni 70 misti ad elettronica moderna. A volte basso, a volte contrabbasso e poi batterie o percussioni, e ancora pianoforti, organi, sintetizzatori e banjo.
CHI E’ MARCO CORRAO
Marco Corrao, cantautore siciliano, chitarrista, produttore e direttore artistico musicale, ha alle spalle tour internazionali in USA, Svezia, Danimarca Inghilterra. Collaborazioni importanti con Eugenio Finardi, Francesco Cafiso, Giuseppe Milici, Moni Ovadia, Alex Valle, Riccardo Tesi e oriana Civile. Produttore di Colonne sonore per Istituto Luce Cinecittà Titanus. Ha all’attivo 2 dischi da solista: Twin Rivers (2013), che segna l’uscita dall’ambito Blues, e il più autorale Storto (2016). Un terzo lavoro discografico è LIGGENNI 2018, scritto e interpretato con Mimi’ Sterrantino.
Ha prodotto insieme a Sara Romano e Massimo Donno l’evento Rai Sicilia in Auditorium “Un Brano a Testa 2.0”, rassegna in omaggio a Gianmaria Testa.
E’ autore di colonne sonore per l’Istituto Luce Cinecittà. Ospite insieme a Gabriele Giambertone della Festa del Cinema di Roma con il documentario “Diario di Tonnara” di Giovanni Zoppeddu ed al Torino Film Fest con “Bulli e Pupe” di Steve della Casa e Chiara Ronchini.