Code distanziate all’entrata, balli solo all’aperto e mai troppo vicini: sono alcune delle regole decise dalla Conferenza delle Regioni per la riapertura delle discoteche, fissata per lunedì 15 giugno.
È ormai chiaro che il divertimento quest’anno avrà regole e limitazioni a causa delle misure di contenimento del Covid-19: non ci si aspetta mesi ruggenti, però spassarsela un po’ da lunedì dovrebbe tornare possibile. Eh sì, perché al tempo del distanziamento, tutto sarà diverso e il popolo delle discoteche – ma anche di cinema e teatri – dovrà applicarsi con diligenza per rispettare le prescrizioni vigenti.
Queste le misure più importanti: Almeno 1 metro di distanza tra gli utenti e almeno 2 tra coloro che accedono alla pista da ballo. Percorsi separati di entrata e uscita, contapersone per monitorare gli accessi e dispenser di gel igienizzante in più punti del locale. Addetti alla sorveglianza per garantire il distanziamento interpersonale e uso di termo scanner, in modo da vietare l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.
Il consiglio è quello di dotarsi di un sistema di prenotazione, pagamento e compilazione di moduli online, al fine di evitare assembramenti, e mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. Tra le misure più contestate c’è l’uso di sacchetti monouso per riporre gli oggetti nel guardaroba e il divieto di consumare le bevande al banco.
Preoccupati i gestori delle discoteche, che ieri a Roma hanno protestato a nome dell’intero comparto in un flash mob: “Siamo fermi da oltre 100 giorni e siamo molto preoccupati – sottolineano -, il danno è per 2500 locali (e 100mila lavoratori) per un fatturato annuo di 4 miliardi”.