I comuni della provincia di Messina predispongano un rinvio per il termine di pagamento della prima rata dell’Imu previsto per martedì 16 giugno; potranno stabilire che, in caso di versamento successivo all’ordinaria scadenza, non si applichino sanzioni e interessi. Lo ha richiesto Confedilizia di Messina.
I comuni, se vogliono, possono farlo e questo rientra nelle competenze del consiglio comunale, ma può attivarsi anche la giunta, vista la situazione di emergenza. In quest’ultimo caso, ha aggiunto il Mef, il relativo provvedimento dovrà essere successivamente oggetto di espressa ratifica da parte del consiglio. L’Imu, ha ricordato la Confedilizia di Messina, è un’imposta patrimoniale e, come tale, ha due soli modi per essere pagata: con i redditi provenienti dal bene colpito (è il caso degli immobili dati in locazione) o con redditi di altra natura, generalmente quelli da lavoro.
In un periodo di eccezionale crisi come questo, però, entrambe le fonti di entrata sono a rischio. Gli affitti, specie quelli dei locali commerciali, in molti casi non vengono pagati. I redditi da lavoro, dal canto loro, sono venuti spesso a mancare o sono stati fortemente ridotti. L’appello ai comuni, per Confedilizia Messina, si rende necessario anche per l’assenza di qualsiasi decisione da parte del Governo. I comuni sono ancora in tempo per intervenire, ma se non lo faranno ha concluso Confedilizia, sarà bene che si preparino, perchè i conti non torneranno. E non si tratterà di evasione fiscale.