È stato pubblicato il 19 giugno su Spotify e su tutti gli altri digital store “Memorie”, il primo singolo del cantautore 25enne Stefano Sarni, nato e cresciuto in Toscana, nella Provincia di Massa-Carrara (cliccare qui per ascoltarlo su Spotify).
La più grande passione di Stefano da piccolo era quella per il calcio, che lo ha portato a militare in diverse squadre della provincia toscana.
Più avanti, all’età di 18 anni, Stafano inizia ad avvicinarsi al mondo della musica, imparando a suonare la chitarra e il pianoforte da autodidatta e iniziando a scrivere e cantare le sue prime canzoni – probabilmente seguendo la passione dal padre Fabio, adesso comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Capo d’Orlando, che nel 1995 ebbe un breve successo nel mondo della musica dance con la casa discografica DWA.
Così nel 2018, dopo i tentativi di partecipare a diversi talent nazionali di successo, come X-Factor e Amici di Maria De Filippi, Stafano ha deciso di incidere in uno studio di registrazione a Messina alcune delle sue canzoni inedite, tra cui “Memorie”.
Totalmente autoprodotta, scritta e composta da Stefano Sarni, dunque, “Memorie” è fuori su tutte le piattaforme musicali digitali come Spotify, YouTube, Amazon Music.
«Sono felice – ci dice Stefano Sarni –, è strano ma è una grande soddisfazione vedere “Memorie”, una mia canzone, nei digital store. Ho sempre aspettato i nuovi singoli dei miei cantanti preferiti, adesso ho atteso con tredpidazione la pubblicazione di un mio brano, scritto e interpretato da me. Quando canti qualcosa che hai scritto tu è tanta la tensione, perché qualcosa che prima era intimo e “tuo”, diventa di tutti».
Sugli obiettivi nel mondo della musica Stefano, che adesso lavora come bagnino a Massa-Carrara, ha le idee chiare: «Il mio sogno è quello di cantare al Madison Square Garden di New York, anche se so bene che è quasi un’utopia. Nel mio piccolo mi piacerebbe iniziare facendo il mio primo concerto e facendomi conoscere in Italia. “Memorie” è solo il primo di circa venti inediti, scritti e cantati da me, che sono quasi pronti per essere pubblicati»