I consiglieri comunali di Sant’Agata Militello Melinda Recupero, Antonio Vitale, Giuseppe Puleo, Nunziatina Starvaggi e MonicaBrancatelli hanno presentato un’interrogazione al sindaco Bruno Mancuso per chiedere l’esenzione o la riduzione della Tari a favore di attività commerciali, ristorative e ricettive, aziende e imprese costrette a chiudere la propria attività a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Visto il momento di gravi difficoltà economiche, come consiglieri di minoranza abbiamo sollecitato interventi concreti, richiedendo di stornare dalla bolletta dei rifiuti il periodo in cui le attività commerciali e le aziende hanno dovuto sospendere la loro attività. Ad oggi però, malgrado gli impegni presi e le rassicurazioni fornite in tal senso, l’amministrazione comunale non ha adottato alcun atto amministrativo ufficiale per l’esenzione o quanto meno una considerevole riduzione della Tari a favore delle varie categorie del commercio e non è riuscita a trovare alcuna soluzione concreta per uno sgravio.
Anche durante l’incontro con i rappresentanti dei commercianti e dei ristoratori locali presso la sala consiliare del Castello Gallego l’amministrazione non ha fornito alcuna risposta certa sulla diminuzione dei tributi. Ora si è venuti a conoscenza dell’intesa raggiunta in conferenza Regione-Autonomie locali sul fondo perequativo di 300 milioni di euro che la legge di stabilità nazionale ha accantonato, per consentire ai comuni di compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi locali in favore degli operatori economici del territorio, costretti a fronteggiare la crisi del Covid-19. Questa misura importante della finanziaria 2020 potrebbe rivelarsi un rimedio utile ed efficace per garantire la tenuta finanziaria degli enti locali in Sicilia, andando a compensare le minori entrate derivanti dai tagli o dalle riduzioni dei tributi locali e nel contempo rappresenterebbe una concreta agevolazione per tutte quelle imprese, aziende ed attività commerciali che, a causa dell’emergenza, hanno subito limitazioni alle proprie attività.
Da qui è stato chiesto se l’amministrazione intenda adottare quanto prima atti amministrativi ufficiali per esonerare o quanto meno a ridurre sensibilmente la Tari a favore delle categorie commerciali locali, per il periodo di chiusura forzata dell’attività a seguito dell’emergenza Covid-19. Se poi ha già valutato, tra le altre, anche la possibilità di poter beneficiare del fondo perequativo di 300 milioni di euro e se infine si intende intraprendere eventuali altre azioni utili a tutelare e sostenere la popolazione ed i vari comparti economici, produttivi e professionali, per fronteggiare le conseguenze economiche determinate dalla situazione emergenziale da Covid-19.